Contrasti con i bambini: come affrontarli?
Aspettiamo un bambino e facciamo mille pensieri su come sarà crescerlo. Ci immaginiamo che si comporterà in un certo modo e magari, vedendo scene di bambini che fanno mille capricci, ci diciamo che il nostro bambino non sarà mai così. E che lo educheremo in modo che certe scene non capitino mai a noi.
Poi nascono. Crescono e fin dai primi anni, magari, si dimostrano più ribelli di quanto possiamo mai aver immaginato. E capita di scontrarsi. E capiterà di metterli in punizione perché, magari, non si sono comportati come avremmo voluto.
E nei momenti dei contrasti può capitare che il nostro bambino, l’amore della nostra vita, quel piccolo essere per cui saremmo disposte a fare qualsiasi cosa, ci dica che non ci vuole bene. Parole pesanti. Parole che ti fanno male. Dentro di te (molto in fondo!) sai che non lo pensa veramente, ma sentirle ti fa stare male lo stesso.
Come fare a casa il cestino della rabbia
Qualche giorno fa mi è capitato di leggere su Facebook delle parole che spiegano cosa scatta nel bambino durante questi momenti di contrasti, cosa gli fa dire certe cose anche se non le pensa e cosa dovremmo fare noi genitori:
Se un figlio ci attacca, ci denigra, ci dice cattiverie, non ci odia, ma ci ama. Piuttosto sta vivendo un conflitto interiore, come quello provocato dall’alienazione genitoriale. Non molliamo! Concentriamoci sul motivo che lo porta ad avere questi comportamenti, magari per “nutrire” l’alienante. Non se ne rende conto! E soffre perché, paradossalmente, non vuole ferirvi ma si trova a farlo… AIUTIAMOLI! SEMPRE!
Il bambino in quel momento è arrabbiato. Prova rabbia perché magari non può fare una cosa che gli piace. E magari non è ancora in grado di gestire questa rabbia, che esce fuori in diversi modi. Possono sembrare fisicamente violenti o arrivare a dire parole cattive. Parole che ci fanno male.
Ma la prova che non le pensano sta nel fatto che nel momento in cui il bambino capisce di averci ferito, è triste. Magari inizia a piangere perché teme che noi non gli vorremo più bene. Teme che noi non lo vogliamo. E allora forse l’unica soluzione per affrontare i contrasti è cercare di rassicurarli. Fargli capire che gli vogliamo sempre bene. E che possiamo superare qualsiasi cosa. Fargli capire che sappiamo che non voleva ferirci con le sue parole. E che siamo lì insieme a loro.