Addio Manuel Frattini, grande artista

Manuel Frattini
Manuel Frattini

Addio a Manuel Frattini

Manuel Frattini è morto. E ancora non mi sembra vero. Non ci voglio credere. In questa domenica di ottobre, una notizia improvvisa che mi lascia senza parole. Solo tante lacrime.

Manuel se ne è andato ieri sera, 12 ottobre 2019, a Milano. Stava partecipando ad uno spettacolo di beneficenza. Aveva curato alcune delle coreografie. Sarebbe dovuto salire sul palco. Un malore improvviso. Un arresto cardiaco. Inutili i tentativi di rianimarlo.

Era nato il 25 maggio 1965. Aveva solo 54 anni. Non è possibile.

Un grande artista. Ottimo ballerino. Fantastico cantante. Meravigliosa persona. Lascia un grande vuoto in chi lo ha conosciuto, in chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui, in chi ha potuto ammirarlo sul palco. Non è giusto. Tanti i messaggi di cordoglio sul suo profilo su Facebook. In tanti lo hanno amato in questi anni. Tanti lo ricordano con piacere. Ed il suo talento resterà per sempre in questi ricordi.

Io l’ho conosciuto a febbraio del 2007. Il giorno prima di andare a fare un colloquio di lavoro. Quello stesso lavoro che faccio ancora adesso. Mi piaceva pensare che le belle emozioni che mi aveva fatto provare, mi avessero poi portato fortuna al colloquio.

L’ho conosciuto nei panni di Peter Pan. Il suo “Io credo alle fate” ci ha fatto alzare in piedi per urlarlo anche noi. Il suo volo mentre ci gettava sopra la sua polvere di stelle è indimenticabile.

Un artista completo che ogni volta mi faceva venire i brividi dall’emozione. Ho visto Peter Pan almeno 4 o 5 volte. Con un gruppo di fan abbiamo anche organizzato una cena con lui dopo uno di questi spettacoli. Era una persona fantastica. Semplice, nonostante la sua grandezza. Sempre pronto a regalarti un sorriso. Disponibile a fare due chiacchiere, anche se era stanco dopo lo spettacolo. Ogni volta aspettarlo dopo la fine dello spettacolo, appena fuori dei camerini, era una gioia. Non si negava mai. Era sempre pronto a venire lì a salutarci o darci un abbraccio.

Dopo Peter Pan, l’ho rivisto nei panni di Pinocchio (e solo ripensando alla sua “Principe del nulla” ancora mi vengono i brividi) e in quelli di Robin Hood.

Ogni volta che veniva a Roma cercavo di andare a vederlo a teatro o aspettarlo fuori dai camerini per un saluto.

Mi ha regalato tantissime emozioni. Vederlo sul palco era una gioia che ti riempiva il cuore.

Non vedevo l’ora di farlo conoscere anche alle mie bambine. Lo scorso ne ho avuto la possibilità perché è tornato a vestire i panni di Robin Hood. E lo abbiamo rivisto insieme. Pensavo che sarebbe stato solo il primo spettacolo dei tanti che avrei visto con loro. Volevo che anche loro potessero provare le stesse emozioni che mi aveva fatto provare. E invece quella è stata l’unica occasione in cui le mie bimbe hanno potuto vederlo su un palco. Gli farò vedere il dvd di Pinocchio. Anche se non sarà la stessa cosa.

A dicembre sarebbe dovuto tornare di nuovo a Roma, per rivestire i panni di Bernadette in Priscilla, la regina del deserto. Non ha fatto in tempo.

Ci mancherà. Aveva ancora tanto da darci e non è giusto che sia finita così. Mi mancherà.

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