40 anni e non sentirli

40 anni
40 anni (o 39+1)

40 anni

40 anni. Ora viene il bello, una tappa importante. Ma sarà veramente così? 40 anni e non sentirli… dicono così. Su questo direi che chi lo dice ha ragione. Anagraficamente i 40 anni sono arrivati, ma di testa proprio no. Non me li sento. Non me li voglio sentire. Non dico che mi sento una adolescente, ma potrei stare tranquillamente sui 29/30.

Non mi sento una quarantenne, quindi non chiamatemi così. Non mi sento una signora, quindi non chiamatemi nemmeno così. Dicono che la vita comincia a 40 anni… ma magari è solo un modo per consolarsi degli anni che passano. Chissà…

Dicono che i 40 anni, come tutti i compleanni “tondi” si devono festeggiare. In effetti i 30 anni li ho festeggiati con un po’ di amici. Ma i 40 no. Non ne ho voglia. Qualcuno ha provato a dirmelo. Qualcuno magari avrebbe voluto organizzare una festa a sorpresa. Ho iniziato a lanciare messaggi con largo anticipo… niente festa. Sto bene così.

Quando arrivi al punto in cui le tue bimbe sono più emozionate di te… capisci che è passato il tempo delle feste di compleanno in grande. Poi magari il prossimo anno avrò voglia di fare una grande festa e magari la farò per festeggiare i miei 30 anni (+11). Vedremo. Ma per quest’anno mi va bene così.

La torta però non mancherà… la vogliono le mie bimbe e allora voglio dare spazio alla loro emozione e alla loro voglia di festeggiare. Anche se sarà solo tra noi 4. L’importante è vederle felici. E vedere la loro emozione, iniziata già il giorno prima del compleanno. L’emozione mentre dovevano incartarmi il regalo (che Figlia Uno ha proposto e si è fatta comprare dal papà su Amazon), l’emozione nel farmi vedere il pacco, che potrò aprire solo dopo aver spento le candeline. Sentirle che mi cantano la canzone di tanti auguri. Vedere Figlia Due che era convinta di non dover andare a scuola, perché è il mio compleanno e dobbiamo fare festa.

La mia festa solo loro. Non ho voglia e bisogno di altro. Quindi tanti auguri a me. Sono 40, ma non ci voglio pensare. Perché me ne sento almeno 10 di meno. Accontentiamoci di questo.

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