CREDE CHE UN BAMBOLOTTO SIA SUO FIGLIO E L’INFERMIERA LO ROMPE – In Inghilterra, è stata avviata un’azione legale contro il Walsall Manor Hospital: la famiglia di una delle pazienti qui ricoverate, la 64enne Susan Hearsey, accusa l’ospedale di averle riservato un trattamento disumano. Al centro della vicenda le “torture” inflitte a un bambolotto che la donna considerava come suo figlio.
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ANZIANA VIENE RISARCITA PER LE TORTURE INFLITTE ALLA SUA BAMBOLA – Susan Hearsey aveva problemi mentali ed era stata trasferita presso questo ospedale dopo una caduta avvenuta nella casa di riposo dove viveva.
La donna amava la sua bambola, di nome Rachel, come una figlia; secondo la sorella, Jane Dunn, Rachel è stata trovata sul pavimento con un braccio staccato, alcuni vestiti mancanti, le gambe danneggiate e pezzi i capelli strappati. Pare che il personale abbia anche usato la bambola come una palla, lanciandosela gli uni con gli altri.
L’anziana signora ne è rimasta sconvolta e, secondo la famiglia, “ora è solo il guscio della persona che era”. Dopo essersi affidata tramite i suoi parenti ad un legale esperto in diritti umani, Susan ha ricevuto un risarcimento di quasi 90.000 euro dell’ospedale.