Vado di moda! Vesto usato . . .

Non sono vecchi: sono vintage! Con questa frase potremo riassumere la tendenza che si sta diffondendo sempre di più sul territorio italiano, di riutilizzo di materiale usato. Ultimamente comprare usato è bello, è trendy, è segno di gusto e ricercatezza ed è economico. Aggirarsi per bancarelle, robivecchi e affini a comprare vestiti, arredi, libri e chi più ne ha più ne metta è segno di emancipazione dall’omologazione, ma anche di una scelta sostenibile, che va contro la cultura dell’usa e getta.

Uno studio della Camera di Commercio di Milano ha rivelato che questa tendenza è vertiginosamente in aumento in tutta la penisola, toccando il 4% solo nell’ultimo anno.

Circa 3.500 gli esercizi commerciali presenti in tutta Italia, non considerando i punti di e-commerc, con in testa Milano forte del 14%, segue il Lazio con il 13%, ma anche le Regioni del sud non sono da meno, Napoli si attesta al 6%.

A dare notevole spinta al settore dell’usato è l’abbigliamento. Il riutilizzo di vestiti usati, che fino ad anni fa si svolgeva, anche con un po’ di pudore tra le mura domestiche, passandosi pantaloni e maglioni esclusivamente tra fratelli o cugini, ora è ostentato specialmente dalla miriade di mercatini presenti specialmente nelle grandi città, dove non ci si vergogna più a dire di vestire con indenti usati.

Per una volta sembra che le tendenze della moda si diano una veste di sostenibilità . . . .

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