I numeri che da’ Legambiente sono inquietanti e partono proprio dall’analisi delle piccole abitudini quotidiane come quella di fare la spesa. Tra i 500 e i 1.000 miliardi monouso consumati dagli italiani in un anno, pari a 250 sacchetti cadauno.
Per quanto siano oggetti comodi l’analisi dimostra che non sono molto convenienti, hanno un utilizzo troppo limitato nel tempo, a fronte di un impatto sull’ambiente devastante, quasi un killer ecologico.
Sembra infatti che grazie alla loro longevità: vengono smaltiti naturalmente in “appena” 400 anni, e alla loro resistenza meccanica, possono essere delle vere e proprie trappole per animali e piante, se abbandonati in natura. Sono, ogni anno, circa 100.000 i mammiferi e le tartarughe marine, e 1.000.000 gli uccelli marini che vengono uccisi perché restano intrappolati o ingeriscono buste di plastica.
Le alternative come sempre ci sono e vengono dal passato e dal futuro. Possiamo infatti recarci a fare la spesa sia portando borse di stoffa, sia recarci in quei punti vendita che distribuiscono esclusivamente buste biodegradabili.
Ottimo l’esempio del Comune di Torino che con una delibera ha messo al bando i sacchetti di plastica. I torinesi dovranno attrezzarsi per consegnare nelle mani dei loro clienti esclusivamente sacchetti ecocompatibili.
Gli altri Comuni che hanno aderito:
http://www.puliamoilmondo.it/2010/news_dettaglio?t=petizione_stop-sacchetti-di-plastica
Per aderire singolarmente:
http://www.stopthefever.org/sezione/stop-ai-sacchetti-di-plastica