Una volta con accento dispregiativo si diceva: braccia rubate all’agricoltura. Oggi invece, grazie all’azione di diverse onlus e di qualche assennato Ente Parco Comunale Italiano, potremmo dire: braccia restituite all’agricoltura.
Sono diverse le realtà in Italia che organizzano dei corsi di orticoltura per bambini, si insomma . . . insegnano a curare un orto. E che non vi offenda, pensando che il vostro Luca, o la vostra Giulia dovranno fare il medico o l’ingegnere, o meglio: la velina e il calciatore. Il contatto con la terra, e la coltivazione di un orto avvicina i bambini sia alla genesi dell’alimentazione, sia alle basi stesse della vita e sembra che sia anche molto divertente.
Dentro, al piccolo ecosistema dell’orto c’è tutta l’ecologia che si possa immaginare. Se ci si accosta accompagnati da una guida capace, ci si possono osservare i meccanismi naturali più significativi, dai cicli delle stagioni alla catena alimentare, e arrivare a capire come ci cantavano da bambini, che per fare un tavolo non bisogna andare necessariamente all’Ikea, ma basta solo un fiore.