Come riuscire a mantenere la magia delle feste senza sfociare nel consumismo sfrenato?
Io ce l’ho fatta lo scorso anno, al mio secondo Natale da downshifter e questo Natale affinerò ancora di più la magia a scapito del consumismo.
1) Natale=regali! VERO: donare fa bene alla salute, alla nostra e a quella degli altri. Scegliere un regalo pensando alla persona che lo riceverà, immaginare il suo volto e il suo stupore, specialmente se è un bambino a ricevere il nostro dono, è la parte migliore del regalo. Ma come e cosa donare?
FAI DA TE: i regali si possono autoprodurre, ma Se proprio non riusciamo a fare i regali da soli, allora EVITIAMO I CENTRI COMMERCIALI, i grandi marchi, le multinazionali. In un momento difficile economicamente, come quello che stiamo vivendo, preferiamo acquistare doni HAND MADE dall’artigiano che vende al mercatino, dall’amica dalle mani d’oro, dalla bottega sotto casa che fa le composizioni. In questo modo uniamo l’utilità di far girare l’economia, il risparmio consistente dell’acquisto di un oggetto originale, lo stress di un pomeriggio al centro commerciale e , per di più, rimarremo fedeli allo spirito del Natale ecosostenibile.
2) Natale= grandi mangiate! FALSO. Evitiamo gli sprechi del cenone della Vigilia e del pranzo di Natale!!!
Preferiamo piatti semplici e poco elaborati, acquistiamo prodotti locali… Non potremmo optare per dei cibi locali chefanno comunque tradizione? Il nostro paese è così ricco di cultura alimentare. Non facciamoci infinocchiare dal salmone norvegese!!!
L’IMPORTANTE è STARE INSIEME a fare i giochi di Natale, a sbucciare i mandarini per utilizzare la buccia come segna posto per i numeri della tombola! …Penso agli infiniti pacchi di panettoni che te li ritrovi pure a Pasqua perchè dopo la prima fetta del primo pacco ti viene il disgusto e non ce la puoi fare a mangiare anche il secondo, il terzo, il decimo panettone!!
Natale=bambini! VERO: abbiamo il compito morale di trasmettere ai nostri figli il valore del Natale, la magia del Natale. Evitiamo di lasciare la tv accesa, evitiamo pure il discorso a reti unificate, il tg. Stiamo tutti insieme, raccontiamo ai bambini com’era il nostro Natale, faccaimogli sentire l’attesa di Babbo Natale, spieghiamogli la festa, anche se non siamo credenti, non rubiamo il Natale ai nostri figli. Sta a noi insegnare loro l’importanza della generosità del volersi bene, dello stare insieme, l’importanza della famiglia che ti protegge e ti sostiene. La ps la dimenticheranno dopo un paio di mesi, anche tutti i regali costosi. Ma la poesia di Natale recitata sulla sedia non si scorda, il racconto del Natale del nonno rimane, la magia dell’attesa resta nel cuore. Tutta la vita.