Le merendine fanno ingrassare? La ricerca Aidepi

#FALSIMITI: LE MERENDINE FANNO INGRASSARE?

Qual è il rapporto tra consumo di merendine e tasso di obesità in Italia?

Le merendine causano obesità? Sono stata invitata alla presentazione dei dati dell’ultima ricerca e questo è quello che è emerso

Incrociando i dati IRI sui consumi di prodotti da forno con quelli Okkio alla salute sul livello di sovrappeso e obesità infantile scopriamo un paradosso davvero interessante!

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MERENDINE E OBESITÀ AL NORD E AL SUD

Nelle regioni del Nord, dove i livelli di sovrappeso e obesità dei bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni sono più bassi (24,7%), si registrano i livelli più alti di consumi di merendine (2,2 kg pro capite annui), al Centro si trovano livelli medi di entrambi gli indicatori (30,6% sovrappeso/obesità e 2,1 kg pro capite) mentre al Sud e nelle Isole l’indice di sovrappeso e obesità sale al 37,8% (+25% media nazionale) e i consumi di merendine invece scendono a 1,6 kg pro capite annui (-20%  della media nazionale e -27% rispetto al Nord).


LA MERENDA A SCUOLA

Del resto l’indagine Okkio alla salute 2014 ci fa capire anche in quali regioni i bambini consumano una merenda di metà mattina adeguata. Vediamo che anche questo dato conferma un trend virtuoso al Nord che s’inverte procedendo verso il Sud d’Italia: nelle regioni settentrionali il 54% dei bambini consuma una merenda adeguata, al Sud solo 3 bambini su 10 lo fanno.

LE MERENDINE E LO SPORT

Lo stesso discorso vale anche per lo sport: degli oltre 2,2 milioni di bambini tra i 6 e i 10 anni che praticano uno sport o fanno attività fisica (Istat), la maggiore concentrazione si trova nelle regioni con bambini più magri e in salute e dove il consumo di merendine è più alto. Al contrario, dove i bambini sono più sovrappeso si registrano i livelli più bassi di pratica sportiva e di abitudine al movimento. Ma anche i consumi di merendine più bassi. Basta vedere questi 3 numeri: nel Nord – sempre secondo i dati Istat – fa movimento o sport il 70% del campione, mentre nel Sud e nelle Isole si crolla, addirittura, al 45%.

Entrando più nello specifico, questi dati sono confermati dall’Indagine Okkio alla salute: i bambini che praticano un’attività sportiva almeno 3 volte a settimana sono molto più numerosi nelle regioni del Nord (54,4%), rispetto al Sud (41,7%).

Stesso modello – a riprova di una tendenza che non può essere casuale – anche se guardiamo al consumo di frutta e/o verdura tutti i giorni: nel nord riguarda circa l’80% dei bambini (sempre secondo i dati “Okkio alla salute” dell’ISS) con una punta d’eccellenza in Trentino dove si arriva all’86%. Nel Sud del Paese le percentuali scendono drasticamente. Il picco negativo in Calabria con il 63,5%.

La mia intervista a Mario Piccialuti, direttore Aidepi che spiega i risultati della ricerca

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