L’orto in casa e i bambini inappetenti

Dalla mia esperienza di coordinatrice a scuola sono nate alcune considerazioni che vorrei condividere con voi a proposito della natura didattica dell’orto in casa.

La valenza, per un bimbo, anche molto piccolo ed in età prescolare, di veder crescere una piantina, di annaffiarla ogni giorno e di prendersi cura di lei, è davvero molto alta: da un punto di vista didattico stimola l’osservazione diretta, insegna i concetti di prima e dopo, piccolo e grande e così via ma…ha un risvolto assai particolare. Se al bimbo viene data l’opportunità di seminare, annaffiare, togliere le erbacce e curare una piantina di piselli (solo un esempio, vanno bene anche i pomodori perchè sono facili da far crescere o le zucchine o le fragole) difficilmente rifiuterà di assaggiare. Dunque è davvero profondamente educativo provare a fare questo esperimento con i bambini, soprattutto con quei piccoli che hanno difficoltà con l’accettazione di determinati alimenti. Basta un vaso, qualche seme, un piccolo annaffiatoio e il gioco è fatto!

Nella foto la nostra prima fragola e lo stupore del piccolo Matteo che ha detto:”Guarda mamma: ieri era verde, stamattina è rossa!”

3 Risposte a “L’orto in casa e i bambini inappetenti”

  1. Sono pienamente d’accordo! I miei suoceri hanno l’orto e noi x questione di spazio l’anno scorso abbiamo avuto solo 2piantine di fragola e una di pomodorini. E vedere la mia bambina aiutarmi ad annaffiarle, e poi arrivando a casa prendere uno di quei frutti e mangiarlo era proprio una gioia! Con l’orto dei nonni é lo stesso.. lo trovo stimolante per tutti, perché si raccolgono i frutti del proprio lavoro,ottimo per i piccoli!

  2. Che meraviglia! Anche io e Leonardo ci dedichiamo all’orto sul balcone (qui è un cortile), e tutto è iniziato quando a scuola materna gli hanno regalato due piantine di pomodori. Le abbiamo piantate nei vasi (non avendo terreno), lui a soli due anni se ne è preso cura, le ha volute innaffiare ogni giorno, ha gioito per i fiori ed è esploso di felicità per il primo pomodoro. E, inoltre, ha iniziato a mangiare di gusto i pomodori proprio quando il suo primo pomodoro è diventato rosso e l’ha potuto raccogliere personalmente! Questo inverno abbiamo coltivato l’insalata (che ora mangia anche lui, inappetente per antonomasia!), oltre alle piante aromatiche. Appena arriverà anche qui il caldo pianteremo zucchine, pomodori, cetrioli, seguendo i tuoi preziosi consigli. Le fragole ormai dobbiamo rinviarle al prossimo anno… che buone!!!

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