2 anni di decrescita: tempo di bilanci

Il 21 Ottobre del 2009 mi licenziavo dal mio bellissimo lavoro e cominciavo una nuova vita.

Un figlio duenne che frequentava l’asilo nido per 10 ore al giorno, 4 ore tra andata e ritorno per recarmi in ufficio, una casa sottosopra e tanti surgelati nel frigo. Un senso di insoddisfazione cronico e una vita che non mi apparteneva più.

Ho detto basta. Mi sono licenziata e ho tolto Matteo dal nido.

Un cambiamento radicale che, oggi, a mente lucida, posso affermare, affondava le sue radici nella frustrazione di una maternità “negata”…lavoravo tanto, troppo, senza potermi permettere il lusso di godere le gioie della maternità.

Cosa è cambiato?

La percezione del tempo.

Una delle prime cose che ho fatto è stata quella di buttare via l’agenda scarabocchiata di appunti e di impegni. La mattina non si corre più ma si pò restare a letto fino alle 8:00 a fare le coccole. Non si comprano più surgelati e precotti perchè ora ho il tempo di spadellare in cucina!

Shopping

Quanto ho sofferto, all’inizio, la mancanza di shopping!!! oggi sono una grande barter, scambio di tutto, dai vestiti alle borse e ho imparato ad acquistare ai mercatini che offrono la possibilità di acquistare merci di qualità a basso prezzo.

Alimentazione

la necessità di risparmiare il più possibile mi ha portata a cambiare le mie abitudini alimentari. Meno surgelati, meno cibi pronti e precotti, meno carni rosse e meno insaccati in favore di cibi freschi, frutta, verdura e legumi. Faccio tutto da me, dal pane ai dolci, allo yogurt. Prima consumavo almeno 4 bistecche di manzo a settimana. Oggi ne mangio una sola. Oggi ho un orto in terrazzo...

Ecosostenibilità

A partire dallo scorso anno ho cominciato a maturare una diversa consapevolezza della scelta che avevo fatto. Questo mi ha portata a riconsiderare alcuni punti della mia decisone come, ad esempio, cominciare a riusare, riciclare, ridurre…oggi, oltre a non gettare via nulla ma a scambiare il più possibile, cerco di riutilizzare tutto: dalla lana dei vecchi maglioni ai contenitori di carta, dai barattoli dei legumi a quelli dei pelati. nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Sostanzialmente mi sento una persona più equilibrata, oggi svolgo lo stesso lavoro di prima ma part time e da casa, riesco a passare tutto il pomeriggio con mio figlio quattrenne e mi diverto a fare tutte quelle cose che, lavorando h24 non riuscivo mai a fare: cucito creativo, scrap, piscina.

Sento che la mia vita ha preso la giusta direzione. Dove sto andando? sto accompagnando mio figlio verso un futuro che, sono certa, ho contribuito a rendere migliore.

5 Risposte a “2 anni di decrescita: tempo di bilanci”

  1. io dopo la maternità nn sono più rientrata a lavoro e sono felice della decisione presa anche se la maggior parte delle persone nn approva…certo economicamente è dura infatti mi piacerebbe trovare qualcosa da fare da casa ma sembra impossibile…

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