Care Mamme,

avete presente quelle giornate in cui vi svegliate – e una dietro l’altra, tante microscopiche sfighe, vi si gettano addosso come i bambini al canotto?
Quelle giornate in cui se non aveste doveri e soprattutto se non aveste figli, direste ciaone e tornereste a letto?
Quelle giornate in cui, “ma nooooo non  è un giorno storto!”, alla quinta disdetta diventa un’immensa cazzata?

Ecco. Concentratevi proprio su quei giorni.

Non so voi, ma io due volte su tre mi incavolo come una scimmia e penso a come sarebbe stato semplice, bello e sereno, se fosse successo quello che mi aspettavo che succedesse.

Ma qualche settimana fa, ho avuto l’illuminazione (perché sono successe solo cavolatissime al limite della normalità) e ho pensato:

Ma se invece che fissarci su come poteva andare meglio, pensassimo a come sarebbe potuta andare peggio?

Ecco un’esempio di cosa mi è successo in un qualsiasi giorno d’estate:

L’altro giorno arrivo al mare e trovo posto al sole (mai accaduto da inizio stagione); seppure mi dica che siamo in piena estate, a luglio e ad un orario di punta, comincio ad annusare che qualcosa sarebbe andato storto.

Si susseguono cavolate varie tipo il panino nella sabbia, la crema nell’occhio, i bimbi lagnosi, il mare mosso con la piccina che aveva paura e non voleva che mi bagnassi manco l’alluce ecc ecc.

Arrivo comunque a fine giornata marina, entro in macchina e penso – daje, l’ho sfangata -.

Giunti a casa, mi smaciullo il mignolino del piede nel passeggino e lavando la vasca, rimango bloccata con il busto. Ghiaccio, cerotti per la schiena ed andatura mista tra il ballerino della pubblicità della compagnia telefonica e la Zia Valkiria di 97 anni.

 

Passo la serata ed il giorno dopo a lamentarmi e poi penso che poteva andare peggio.

Il mignolino potevo rompermelo e al posto di un banale stiramento muscolare potevo vincere il colpo della strega tra punturoni e riposo forzato

Non voglio fare un articolo alla Pollyanna nè farci/vi pensare a tutte le cose brutte nel mondo perché non mi sembra il luogo adatto. No. Voglio suggerirmi/vi un salva giornata.

Perché se pensi negativo e storto, poi va a rotoli anche quello che è dritto. I bimbi sentono la tensione, il marito sente la tensione, pure il nostro intestino sente la tensione.

Se invece sdrammatizziamo, nove volte su dieci tutto va migliorando.

Ed allora che ne dite di provare a far così? Io non garantisco di riuscirci eh?! Però mi impegno!

Dai chi ce la fa, lo commenti qua sotto.

Chi ci riesce tre volte su tre vince la mia piscinetta/pozzanghera della scorsa stagione. E’ bucata. Ma con la toppa in regalo però!

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