regali

Raccolta firme di protesta per i regali di Natale

| Mamma Bradipa ironica, Mamma Bradipa tenera, Senza categoria

Cari genitori di bambini dai 3 anni in su,

oggi mi rivolgo a voi. A voi che avete trascorso il pomeriggio del 25 e del 26 a montare i giochi che Babbo Natale ha portato ai vostri figli.

Lo so che avete affrontato tre fasi:

  • la gioia nel vedere la felicità dei propri bambini e la totale ignoranza di ciò che vi aspetta;
  • la tensione sempre più consistente e insistente, mentre vi rendete conto dell’effettiva complessità del montaggio accompagnata dal logorante dubbio di riuscire a farcela;
  • l’incazzatura/rompimento di palle intergalattico, puntualizzato da imprecazioni che cancellano qualsiasi sacralità natalizia.

Quindi so che  sarete d’accordo con me nel fare una raccolta di firme per protestare circa la chiarezza delle istruzioni dei giochi, la difficoltà di montaggio, l’odiosità degli adesivi, la megagalatticità dei playset e l’impalpabilità degli accessori.

  1. La chiarezza delle istruzioni. Oggigiorno, con l’avvento della tecnologia intuitiva, anche le istruzioni non sono volute rimanere indietro ed hanno abbandonato la banalità delle parole. Perciò sono costituite dalle illustrazioni delle parti del gioco da montare, spesso in bianco e nero così da rendere piena di suspance l’intera avventura, la sequenza di montaggio indicata da numeri giganti, qualche freccia tirata qua e là e ciao. Montalo.
  2. La difficoltà di montaggio. Cari produttori di giocattoli, accanto agli anni che indicano l’età indicata per il gioco, siete pregati di indicare anche quelli che ne servono di formazione ingegneristica, elettronica, meccanica e via dicendo, per riuscire a montarli.Perché già uno si è svegliato alle 6 del mattino a causa dell’entusiasmo dei figli, già si è scofanato chili di cibo, già ha un mal di testa abissale – non ci vogliamo mica mettere il pianto di Gennarino perché papà non riesce a montare i 546389 pezzi del gioco???
  3. Gli adesivi. Gli addetti alla produzione degli adesivi dei giocattoli, devono essere persone che hanno sofferto da piccoli e che per questo odiano il prossimo. Perché altrimenti non si spiega come mai ogni volta c’è un lembo non pretagliato che ti rende lo “spiccicamento” arduissimo, poi se un micro lembo si appiccica erroneamente, rimane attaccato come se tu li avessi saldati con la super saldatrice saldantissima, poi quando finalmente li tieni saldi tra i polpastrelli, scopri che vanno messi nelle posizioni più assurde, roba che bisognerebbe avere le manine di un bambino di un anno con la manualità di un prestigiatore. Ah e se non bastasse, anche per scoprire dove vanno attaccati, c’è da divertirsi:con i mitici numerini microscopici. Ammettiamo che la mela sia indicata col numero 34, poi tu devi trovare il 34 nella famosa fotocopia delle istruzioni che ti dovrebbe far capire il posto nel giocattolo. Peccato che dopo 9 o 10 volte che hai accoppiato i numeri, sei talmente rintronato che te li mangi e fingi che la confezione sia difettata.
  4. La megagalatticità dei playset. Quando ho saputo di aspettare un maschietto, la mia mente è volata subito a pensare alla mastodonticità di certi giochi, alla complessità di certe combinazioni, ed ero gasatissima. Poi ho dovuto scontrarmi con l’impenetrabilità della materia. Con la possibilità di dover mettere una libreria sul balcone per far spazio a MEGA SUPER FIGO GALATTICO XXXXXXL COSMIC PLAYSET.
  5. L’impalpabilità degli accessori.Quando ho saputo di aspettare una bambina, la mia mente è volata subito a pensare ai bellissimi e deliziosissimi giochi di bambole e bamboline. Poi mi sono imbattuta negli accessori. E non biberon e pettinini, no. Aggeggini minuscoli che si confondono con le briciole, che finiscono nei commenti delle mattonelle e che si mimetizzano così bene, che tu camaleonte scansate proprio. Quelli che suscitano crisi interminabili se non si trova la fibbia della cintura di Asdrubalina o la scarpa di Ughetto.

Siete d’accordo? ho dimenticato qualcosa? Casomai scrivetemi che la raccolta firme poi, vorrei mandarla a Babbo Natale per fargli capire che qualcosa non quadra. Perché ci ho riflettuto bene, gli elfi mica son capaci di costruire quelle robe lì, ci scommetto!

Quindi da dove vengono tutti i giochi?

Dobbiamo avvertirlo che qualcuno sta cercando di rubargli il lavoro!!!

Siete con me?!?!?!?!?!?!?!?!?!

P.s. Da questa descrizione è esclusa la famosissima marca di costruzioni che è così chiara da riuscire pure a me!

0 comments

I dubbi amletici dei regali di Natale

| Mamma Bradipa ironica, Senza categoria

 

Salve gente,

siete pronti per Natale?

Eh sì perché appena finito Dolcetto o Scherzetto, in poche ore, tutto diventerà a tema Natalizio.

Le Zucche, i Fantasmi e i Pipistrelli – si trasformeranno in Abeti, Babbi Natali e Renne.

Così come a Luglio abbiamo dovuto comprare i maglioni di lana, dal 2 di novembre (solo perché il 1° è festa), con ancora gli occhi mezzi neri per il trucco di Halloween, dovremo buttarci nei negozi per comprare tutto quello che ci piace, perché si sa, sennò poi finisce.

Insomma, pochi giorni e l’Ansia per la corsa ai regali di Natale sarà ai posti di blocco.

E allora dubbi amletici ci assaliranno.

Innanzitutto a CHI fare il regalo.

Ma Claudia mi farà il regalo? Se poi me lo fa e io non ho niente? E se invece io lo faccio e lei no? Non posso darglielo, la metterei in imbarazzo…

Se a mio marito dico “quest’anno regali solo ai bimbi”, mi comprerà lo stesso il regalo ed io mi sentirò in colpa? E se invece io glielo compro e lui no, penserò subito che non mi ami più?

Ma quanto bisogna spendere per i figli degli amici? E per i nostri amici?

Io tutti gli anni ci casco. Sempre la stessa solfa.

Poi si passa alla questione COSA regalare

E allora c’è stata la volta dell’ideona di fare a tutti la stessa cosa. Dai dai dai! Ai maschi una cosa ed alle femmine un’altra e in un giorno hai iniziato e finito! Ti senti furbissima, un mito assoluto e poi ti ritrovi la vigilia di Natale a ricordarti terrorizzata di aver regalato un dopo barba per tuo zio che non si rade dal ’98 e uno smalto a tua cugina che si mangia le unghie da ancora prima.

E poi l’anno del “Ma no dai, qualcosa di personale per tutti!” Ma è matematico che ognuno di noi ha qualcuno cui deve fare un regalo che non ha hobby, passioni, necessità e ogni volta ti ritrovi a pensare se sarebbe proprio brutto fare solo un biglietto di auguri.

Infine il dubbio di QUANDO comprare. Perché quando mi convinco che comprerò ad ispirazione, senza pianificare a tavolino, mi ritrovo ogni anno a novembre, appiccicata ad una vetrina a pensare:

Carinalacompro! Manodaimancatantotempo! Setroviqualcosadimeglio? Lacomprocomeriserva…Masenonhaiunaliramancoperiregalicerti…

E se non la compro…poi non trovo mai niente di meglio.

La compro…e i giorni successivi trovo 27354925 cose che sarebbero state 385739507 volte meglio.

Avete capito di cosa parlo vero? E siete pronti a tutto questo?

Io quest’anno ho deciso di “ansieggiarmi” felicemente, perché una vocina dentro me mi ha ricordato che nessun CHI, COSA o QUANDO sarà mai un problema in confronto al vero grande ed immenso dilemma del Natale:

Cosa rispondere ai nostri figli quando ci chiederanno:

MA BABBO NATALE ESISTE??????????!!!!!!!!

 

Vuoi restare aggiornata sui miei pensieri bradipi? Seguimi sulla mia Pagina Facebook.

 

0 comments

Buon Compleanno! Che tipo di mamma sei?

| Senza categoria

Care Mamme,

sono fresca fresca di un compleanno cinquenne e mentre osservavo la mamma del festeggiato, ho pensato a che complemamma sia io ed a quanti tipi ne esistano. Cioè il diverso approccio delle mamme ai compleanni dei propri bambini.

La Complemamma Chesisemplificalavita: è quella che quando si avvicina il compleanno del figlio, chiama l’ultimo posto dove è stata fatta la festa di un amichetto- a cui tutti si sono dvertiti tantissimo, prenota il pacchetto completo e torna a fare quello che faceva prima. Quelle con figli nati in estate e con giardino molto grande, prendono pop corn, succhi e patatine e tirano un pallone nel mezzo. Quando non c’è più un bambino senza un livido o una sbucciatura, la festa è finita. Niente ansie, niente stress, solo divertimento.

La Complemamma Meteoculona: è quella che adora l’aria aperta e quindi vuole festeggiare il compleanno del figlio fuori. Peccato che Ermanno sia nato il 3 di gennaio. Tu ti vedi arrivare a casa l’invito di una festa su un prato, sprovvista di luoghi di riparo nel giro di 7 chilometri e pensi che sia pazza. Ed invece il tre gennaio, ti svegli, accendi la tv e stanno  parlando del fenomeno meteoreologico pazzesco, che ha provocato  temperature primaverili e mega sole. E poi, il 4 gennaio nevica.

La Complemamma Bradipa: sono io. E’ quella che prenota il posto preferito del figlio, anche e soprattutto perché per fortuna in quel posto non deve fare niente se non recarvisi. <<E allora è uguale a quella che si semplifica la vita!>> Direte voi! Eh no, perché in questo caso si vivono con febbrile emozione  i giorni che precedono l’evento, con tanta ansia e poca organizzazione ( e si è sempre distratti da qualsiasi occupazione).

La Complemamma Relax: è quella che ha figli nati d’estate e che non sa cosa sia la pioggia o il freddo. Non si pone il problema. Lo fa al mare e stop. E quando incontra una con il figlio nato tra ottobre e maggio che subito replica <<E se piove?!>>, risponde: <<Sieee! Opperché dovrebbe piovere??>> e in effetti non piove mai.

La Complemamma Pronta a tutto: è quella che non organizza un solo compleanno, ma tre. Che vengono chiamati Piano A, Piano B e Piano C. Se pensate di non conoscere nessuno che appartenga a questa categoria, è solo perché i due Piani che non vengono attuati restano segretissimi. Perché il compleanno del figlio è una missione. Ammettiamo il caso di brutto tempo (Piano B). Lei ha organizzato tutto all’interno: maghi, pentolacce, regalini per i bambini…e se sentite del parlottio sospetto provenire da fuori, sono i tuffatori professionisti,  che con piscina, salvagenti e cuffie, sono nel magazzino, perché erano previsti in esterno, nel Piano A. Il piano C invece prevede un artista di strada specializzato in mimetismo. Che si è confuso in mezzo agli invitati perché entrava in gioco solo nel caso in cui il Mago del Piano B, avesse dato buca.

Il piano B, a sua volta è diviso in altri tre sottopiani:

B1) se tira vento dai 27 nodi in su, saluterà gli ospiti mettendo loro dei piombini nelle tasche, per non farli cadere mentre raggiungono la macchina;

B2) se piove trasversalmente, le persone verranno avvolte da una pellicola di nylon appena varcheranno l’uscita della festa;

B3) Se grandina,  verrà detto loro, che il compleanno era a tema “Bob l’aggiustatutto” e con il loro bel cappellino da cantiere giallo, giungeranno alla meta sani e salvi.

 

Qualsiasi tipo di complemamma siate, buon compleanno a tutti!

Se l’articolo ti è piaciuto, fammi sapere se ci sono argomenti che vorresti che trattassi e seguimi sui social!
Pagina Facebook Profilo Instagram: mamma_bradipa Canale Youtube

0 comments