Ma veramente voi dite che vostro figlio frequenta la prima primaria?

Pensate se vostro figlio ha qualche difficoltà ad iniziare una nuova routine e voi vi trovate a dire “E’ proprio un problema questa prima primaria!”

E se vostro figlio si chiama Priamo?

“Priamo è in prima primaria”.

Ok sto esagerando. Di bambini che si chiamano Priamo non ce ne sono da tempo, ma c’è la PRIMA PRIMARIA!

Per me che sono degli anni ’80, si parla di elementari.

Dopo questa doverosa precisazione, torniamo a bomba.

Ci sono anni nella vita di una mamma, che sono più significativi di altri.

Senza dubbio lo sono quelli che danno inizio ad un nuovo percorso scolastico.

E chi si trova in questa fase, in questo periodo, è occupato a partecipare agli Open day per scegliere la scuola, a compilare iscrizioni on line ed e a fare i conti con i dubbi amletici che riguardano tutto ciò.

Ed allora via a considerare:

Quella che é più comoda come logica di vicinanza: “Se lo mandiamo alle Piripicchia possiamo farlo andare a prendere a piedi da zia Marietta quando noi non possiamo”…”Non è in centro città almeno non fatico con il parcheggio”… “Dal balcone di casa posso vederlo quando va in giardino! E tirargli i pallini con la cerbottana se non si comporta bene”!

Quella che preferiamo come ambiente e orari: “Ahhhhhhhhhh…c’è un bel giardino, ambienti ampi, caldi familiari sì sì mi piaceee! Molto comfort-easy-ambient-beutiful..E poi riesco ad uscire da lavoro e andarlo a prendere io, perché è a tempo pieno, sì sì fantastico”!… “Ah no io lo mando alle Zuricchie perché hanno il tempo corto”!

Quella che ci fa fa propendere per le insegnanti: “Ah ma l’hai vista che musona quella di italiano delle Pucettine? Ma su viaaa…no no lo mando alle Lovvosi che mi piacciono sono tutte sorridenti e felici e poi una assomiglia alla mamma di una mia fiamma delle superiori!”

Quella che preferiamo per le amicizie. “Ma tu lo mandi alle Zuzzurelle che ci va Iginio, Tancredi, Mariannina e Carletta o alle Rurruzzette che ci va Giampierina, Caterina, Tina e Camillina?

Insomma, un misto di aspetti essenziali e inutili che mandano in paranoia la maggior parte delle mamme.

Se tutti i lati positivi sono presenti nella stessa scuola, siamo a cavallo!

Ma se così non fosse?

Io, dopo che i miei mi mandarono ad una scuola lontana da casa, cercando la maestra “più migliore” del mondo, che così come non esiste in grammatica, non esiste nemmeno nella realtà – lasciandomi senza amici nel quartiere – feci fioretto e giurai che i miei figli li avrei mandati alla scuola più vicina a casa e ciao.

E voi? Qual è l’aspetto che considerate di più?

Ma sopra tutto, buona PRIMAPRIMARIA a tutti!

 

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