influenza

L’influenza e la Fabbrica di Cioccolato

| Mamma Bradipa ironica

Febbraio era iniziato ormai da una settimana, io sentivo il rumore dei passi della primavera che si era messa in cammino e trascorrevo le mie giornate con l’animo posseduto un po’ da Heidi, un po’ da Julie Andrews in Tutti insieme Appassionatamente un po’ da Pollyanna,

Mentre saltellavo nelle praterie della mia mente, sbadabam!!!!!!!!!! Una terribile testata in un palo piantato in mezzo ad un prato.

Attaccato al palo c’era un cartello e sul cartello, una scritta allarmante: INFLUENZA.

E così in 4 giorni ci siamo ammalati tutti. Circa 10 giorni trascorsi nel lettone come la famiglia de “la fabbrica di cioccolato”.

la fabbrica di cioccolato

La giornata era ritmata da attività esilaranti quali “il giro del termometro”, in cui vinceva chi aveva la temperatura più alta ed il premio ovviamente, erano scatole e scatole di paracetamolo. Sul comodino stanziava un blocchetto con le nostre iniziali e accanto gli orari dell’ultima somministrazione di medicinali e quando ci guardavamo lì, tutti insieme doloranti, ci chiedevamo “Ci riprenderemo mai?????”

Fortunatamente, seppur con fatica, l’abbiamo fatto.

Ma a parte tornare a sentire il profumo dell’aria aperta, non mi sarei mai immaginata, che “aver passato l’influenza” mi avesse potuto appartenenza sociale come la squadra del cuore o il fan club del cantante preferito.

E invece sono già parecchie volte che quando si parla dell’argomento, vengo avvolta da un abbraccio di supporto morale che si snoda in tre fasi:

  • Lo stupore: ogni volta che mi trovo in un negozio oppure davanti a scuola e dico “Influe…” subito almeno tre – quattro persone diventano mie amiche, sanciamo un patto di sangue e mi intestano la seconda casa in collina;
  • La compassione : Quando arrivo alla parte in cui tutti e 4 eravamo contemporaneamente malati, un coro di stupore misto a pena si leva unanime e passando mi danno una pacca di conforto sulla spalla;
  • la gufata :Dopo tutto il racconto dall’incubazione alla guarigione, arriva la terribile gufata: “dai dai vedrai che ora per due o tre anni non la prendete!”

Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh aiutoooooooooooo ferro ferro ferroooooooooo!

E a voi come è andata quest’anno???

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Mr. Morbo Improvviso

| mamme e primavera, Senza categoria

Care Mamme,

Non so se apparteniate alla piccola fascia di fortunate che hanno bambini che non si ammalano mai; io, neanche a dirlo, no. D’altra parte se da piccola ero malata 300 giorni su 365, che mi potevo aspettare?!

Infatti, ormai non ci spero neanche più di schivare virus e malanni vari (richiede troppa atleticità)… e sono votata alla morte da ottobre a maggio.

Tra le varie influenze, l’incubo più grande dei genitori è costituito da Mr. Morbo Improvviso che trasforma un bimbo sano in uno malatissimo in circa 7 minuti.

Nella sua forma più perversa, Mr Morbo Improvviso, lancia la “MALEDIZIONE DEL VENERDI'”, per la quale il giovedì tuo figlio è un fiore ed il venerdì mattina è moribondo.

E se proprio è incazzato, lancia la “MALEDIZIONE DEL VENERDI’ PRIMA DI UN SABATO E UNA DOMENICA DIVERTENTISSIMI”.

Per tutto l’inverno, non ho mai svelato i programmi libidinosi ai pargoli, se non all’ora in cui dovevamo cambiarci per uscire, perché poi, riuscire a convincerli, che stare in casa a riguardarsi è bello, richiede un dispendio di energia sovrumana e l’ideazione di giochi mirabolanti (ma mi raccomando tranquilli sennò sudano e bla bla bla).

Da una quindicina di giorni invece, complice il cambio dell’ora, avevo cambiato ottica, cominciando ad illudermi che ormai era avvenuta l’annuale svolta e avevamo archiviato batterioni e batteriucci, mettendo in conto magari un po’ di raffreddore e un po’di tossetta….ma quelle robe da due giorni di aerosol e passa la paura.

Ovviamente anche la programmazione dei week-end ha cominciato a cambiare: non si organizzano più attività al chiuso, ma pic nic, pranzi, gite e chi più ne ha più ne metta. E quindi, neanche a dirlo, molto, ma molto più divertenti.

Da Aprile,  mi sbilancio in rivelazioni dei programmi anche con 15 giorni di anticipo.

Per esempio domenica è programmata la Caccia alle Uova. La data è risaputa, sia perché abbiamo tinto le uova, sia perché P., non vede l’ora di parteciparvi da mesi.

L’abbiamo segnato sul calendario, P., ha disegnato un uovo al giorno corrispondente ed ha sospirato “Sarà il giorno più bello della mia vita!”

Quindi proprio ieri sera avevo messo in vista la coperta da pic-nic e lo zaino termico….

E secondo voi cosa è successo stamani?????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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TRENTANOVEETREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(M’hai fregato bastardissimo morbo)

 

E voi…cosa avete in programma questo week-end?

 

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