Care Mamme,

E’ giovedì sera e un’altra volta sfido la mia bradiposità per comunicarvi un dilemma che mi affligge: lo scopo dei film verità. Sì avete capito, quelli in cui c’è per forza qualcuno che è gravissimamente malato o infelice o tutte e due le cose insieme e alla fine muore. Per forza. E se chiedi in giro a chi ha guardato il film con commozione e passione, ti rispondono “Perché la vita è così, non è sempre bella, esistono anche queste cose!”

Ohhhhhhhhhhhhhh! A questo volevo arrivare! Io dico, ma se già la vita non è perfetta, perché cavolo devo passare due ore, di sera, distrutta e praticamente lobotomizzata, a guardare robe tristi? Perché?

Non dico di guardare per forza robe banali irreali o stucchevoli, ma cavolo nemmeno di fare harakiri con il telecomando!

Poi uno si lamenta che in giro c’è gente nervosa, te credo.

Unica eccezione la ammetto se per voi fanno l’effetto “MarcoMasini“. In adolescenza, mi chiudevo al buio in camera, sdraiata sul letto, con a palla con le sue canzoni… Dopo aver ascoltato parola per parola mi dicevo che in fondo la mia vita non era niente male.

Ecco, se anche la vostra mente funziona come quella mia adolescente, allora vi perdono.

Altrimenti suvvia, cambiate canale.

Cercate un bel film d’azione, una commedia, vi passo pure un bel drammaticozzo, ma la conditio sine qua non, è che finisca bene. Non transigo.

Ma purtroppo il lieto fine non va più di moda. L’hanno un po’ tutti sulle palle ‘sto poraccio.

Ma datemi retta, se stasera non avete sonno, mettetevi un film che finisce bene, registrato e che sapete a memoria. E domani starete meglio.

Buona serata e buonanotte!

 

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