Stavo per compiere 30 anni, dopo qualche settimana mi sarei sposata e passando davanti allo specchio lo vidi. Lui.  Un capello bianco. Mi guardava villano. Era più spesso e più riccio degli altri capelli marroni. Direi che era un capello incacchiato. Come osa pensai, e lo strappai.

A quel punto comparve una nuvola viola con una vecchina con pezzola in testa e neo peloso sul mento che mi annunciò la profezia: “Cara mia, per ogni capello bianco strappato, altri sette ne nasceranno!” e Pouff, sparì.

Impavida, continuai a cercarne altri, dopotutto rischiavo di diventare schiava della tinta. Io, quella per cui due shampoo, sono già un esagerato trattamento di bellezza.

Con le mie pinzette da ninja, ho cominciato a cercarli con lo stesso sguardo assassino con cui si cerca una zanzara che ti ronza nell’orecchio, in una calda notte d’estate.

Anche prima lo stavo facendo. Stasera però, mi sono venuti in mente gli uomini. Gli uomini e i loro capelli bianchi.

E mi sono fatta una domanda:

Perché una donna con qualche capello bianco è trascurata, una mammamiasembramianonna, una ma non si vergogna? Ma lo sa che esiste la tinta? E via dicendo?

E perché un uomo no? Perché un uomo diventa maturo, affascinante, addirittura più erotico, un piùpassailtempoepiùmigliora?

Poi, mentre riponevo le mie pinzette, ho guardato in giù verso la mia pancia. Lei. Che mi rassicurava.

Perché cavolo almeno per la pancia, maschi e femmine, sono uguali. E’ facile, elementare:

piatta e soda ok, tonda e flaccida bleah.

E invece no! Ora pare che la pancetta sia rassicurante e sexy.

Vebbé dai, giusto, per i capelli vincono gli uomini e per la pancia le donne.

Dopotutto ha anche un senso: la donna partorisce, facendo diventare il suo utero dalle dimensioni di un’albicocca, grosso come un cocomero una, due o anche tre volte; quindi ci sta tutta che quella pancetta che resta, possa rappresentare un valore aggiunto invece che un chilo da levare e che i muscoli lassi che hanno abbracciato un bambino, possano sembrare qualcosa da ammirare.

Ma anche qui vi sbagliate. Perché la pancetta va bene per i maschi, non per le femmine. Mhmh, avete capito bene.

E allora non mi sono fatta nessuna domanda.

Mi sono data una risposta. Mi sono detta che tutti queste indicazioni su ciò che è figo, su quello che va bene e quello che no, le portiamo avanti noi donne. Noi donne che ci facciamo la guerra invece che spalleggiarci. E appena una è fuori dai canoni, la additiamo.

Avete presente due amici maschi con la pancetta che si incontrano? “Anche te hai messo su una bella ciccetta eh?! Vieni, beviamoci una birra per non farla andare via” e giù risate. Birra. Stop.

Avete presente due amiche femmine con la pancetta che si incontrano? “Oh ciao, ti vedo bene!!!!!” Con sorriso rigido e malefico mentre pensano <<evvai ne ha più di me!>> e giù finzione. Nessuna birra. Finzione, finzione e finzione.

Che per carità, non è che son qui a dire che uno non si deve prendere cura di se stessa se ne ha voglia o passare il concetto che si deve andare controtendenza per forza. Ma per lo meno facciamoci furbe! Facciamo diventare di moda quello che ci torna comodo, che ci fa sentire sicure e serene e non portiamo avanti degli standard difficilissimi da raggiungere.

Perché care mie, invece che stare a dire “Uh hai visto Tizia come è ingrassata?” oppure “Hai visto Caia come non si tiene?”, non sarebbe meglio una bella birra fresca?

Secondo me sì. E sono astemia.

 

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