cambio di stagione

Acquisti di stagione: c’è sempre una mamma avanti a te.

| acquisti di stagione, Senza categoria, vestiti

Ansia da cambio di stagione ne abbiamo?

Io molta. Mi sembra ieri che facevo la figa perché avevo fatto il cambio di vestiti, che tra poco già dovrò rifarlo.

Odio il freddo e sto cominciando ad andare in depressione autunnale. Sommato a questo sono una persona programmatrice ed ansiosa che se non si desse una regolata, avrebbe già fatto un foglio di Excel con vestiti, quantità e taglie necessarie.

E quindi immaginate l’angoscia quando tu sei lì, che ti stai levando la sabbia dai polpacci e qualche mamma ti chiama e ti dice:

“Ah sai il nostro negozio preferito? Ha già messo fuori tutto e tante taglie non si trovano già più!” Più???? Io vado ancora in giro in infradito e TU negozio, hai già finito alcune taglie di felpe??? Naaaaaa.

Oppure:

“Tu hai finito di fare acquisti?” Finito???? Non ho neanche cominciato! L’estate è corta e la mia mente vuole gustarsela fino in fondo!

O altrimenti:

“Hai comprato i grembiuli, lo zainetto e pure la cornice per mettere la foto dell’ultimo giorno di scuola del 2020?” Hai voglia! Ho anche già comprato il completo da mettermi per festeggiare la terza media di Giacomo. Ma per favore!

Per me è ancora estate e voglio parlare solo di caldo, mare, abbronzatura e caldo. Infradito, costumi, caldo, sudore e caldo. Ah, caldo l’ho già detto?

E invece c’è sempre una mamma avanti a te che ha già comprato anche i paraorecchie col pelo.

Che ha già comprato, lavato e stirato i vestiti per il giorno di Natale.

Che ha acquistato i calzini corti per fine agosto, medi per settembre, lunghi per ottobre e caldo cotone per novembre.

E quando tu, un anno, complice una vacanza in montagna a settembre, fai la splendida perché hai comprato le magliette termiche, rassegnati.

Ci sarà sempre una mamma avanti a te, che avrà comprato anche i pantaloni!

 

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Lo stramaledettissimo cambio di stagione

| Mamma Bradipa ironica, mamme e primavera

Care Mamme Pigrone,

Chi dice che le mezze stagioni non ci sono più, ha sicuramente chi fa il cambio di stagione al posto suo, perché altrimenti, non lo direbbe.

Per quanto mi riguarda, è una delle cose che odio di più e parlando in giro, non ho mai sentito nessuno che quando è stressato si spara un po’ di cambio armadi per rilassarsi un po’, al posto di un bagno caldo o un film idiota scacciapensieri.

Ognuno lo affronta come meglio crede e solitamente in quattro modi diversi:

1. Le perfette.

Sul comodino tengono sacchetti per il sottovuoto, perché non sia mai che nella notte, si accorgano di qualche capo fuori posto. Tutto è diviso in settori, etichettato, lavato-stirato-profumato-inamidato. Le riconosci perché nella prima giornata primaverile in cui la temperatura si è alzata di 10 gradi in 24 ore e ti trovi con le mamme davanti a scuola, con il piumino sotto al braccio, i capelli arruffati e sudaticci, il trucco appiccicoso e al posto di “Buongiorno” ad una ad una diciamo “O ma che caldo fa oggi!”, Lei arriva col completo primaverile perfetto, scarpe e borsa con i toni neutri da mezza stagione e replica “Ah, io sto benissimo”…Sticazzi!

2. Le organizzate

Loro sanno che l’ultima domenica di marzo e l’ultima di settembre c’è un appuntamento irrimandabile: no, non il cambio dell’ora, ma quello di stagione. L’unica giustificazione a rimandare è costituita da matrimoni (solo di parenti stretti), parti (solo il proprio) e virus gastrointestinale (perché svomitazzare sulla roba appena piegata e riposta non sarebbe carino).

3.Le approssimative

Sono quelle che a parte alcuni capi come maglioni, cappotti e calze a 67748 denari, utilizzano lo stesso abbigliamento tutto l’anno per cui non sono molto coinvolte nel cambio di stagione. Avete presente quelle che d’estate vanno in giro con calzoncini e stivali di camoscio? O con i jeans per andare al mare? O quelle che d’inverno usano le canotte estive con sopra i maglioni? O i giubbini leggerissimi che neanche hanno la chiusura e passano il tempo a tenerli chiusi con le mani? Ecco, quelle.

4.Le Bradipe

(Cioè io). Sono quelle che rimandano e rimandano fino a che non riescono più a chiudere i cassetti pieni di tutte e quattro le stagioni. Che quando fa veramente troppo caldo per la lana, infilano il braccio nel mucchio della roba primaverile e tirano fuori un pezzo di stoffa informe e si autoconvincono che l’avevano messo via già lavato (cosa molto poco probabile) e che non si noterà affatto la non stiratura soprattutto se gesticoleranno molto e metteranno un cappello strano per distogliere lo sguardo dal busto.

Ma questa primavera,  mi son detta: “come posso trasformare la mia pigrizia in furbizia?”

Ed allora ho istituito la quinta categoria, la “O bere o affogare“: si svuota l’armadio tutto d’un fiato, tutto in terra, che se non metti a posto entro sera non puoi andare a dormire perché hai il letto occupato e non puoi uscire di casa perché la rampa di scale è invasa.

E ce l’ho fatta. Tutto e in un solo giorno.

Mi son tolta il pensiero e fino a settembre sono a posto.

Il mio pianerottolo era così e se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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