Avete presente quando fate la doccia e vi guardate nello specchio e vi vedete tutte sfocate?

Ecco, ci sono giornate così.

Che non sei né triste né allegra; né incazzata o preoccupata.

Sei.

Sei nel senso di numero. Sufficiente per un pelo, rinchiusa in questa bolla che ti porta qua e là con il vento, ma che non scoppia mai.

In bolla. Pari. Non spumeggiante e non depressa.

Come me da sette giorni.

Non scrivo più, non programmo più, non immagino niente.

Penso alle cose brutte, quelle che non puoi controllare, quelle che quando nel letto chiudi gli occhi, ti si presentano in fila a saltar la staccionata.

Penso alle cose belle, ma senza emozionarmi.

Rido, ma non fino alle lacrime e nemmeno mi arrabbio.

A volte mi succede, divento miope d’animo. Credo succeda a tutti più o meno spesso.

E allora ho deciso di scriverlo perché magari non tutti sanno che capita, o perché magari mi risponde qualcuno che era in bolla fino a ieri e mi da’ una spinta per sbilanciarmi.

Così magari il prossimo articolo lo scrivo.

Perché in questi giorni come penso ad un argomento, il mio cervello mi guarda con biasimo e risponde:

“le faremo sapere”.

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