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#2minutidaadolescente

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Se ieri avete visto una pazza quasi 38enne che “sfrecciava” in auto con finestrini aperti e musica a palla, che muoveva la testa come in preda ad un attacco di api, bé ero io.

2 minuti.

2 minuti da adolescente.

E mi è venuta voglia di scriverlo. Di scrivere che per essere felici, tra gli altri milioni di cose necessarie, bisognerebbe trascorrere due minuti ad giorno da adolescenti.

Non da bambini, badate bene. Proprio da adolescenti.

Con quel misto di menefreghismo, voglia di vivere e fancazzismo conditi dalla malinconia e angoscia più assoluta. Cadere in un vortice assordante e soffocante da cui emergi più serena di prima.

Perché se non avete ancora trovato l’amore, il lavoro, o qualsiasi altra cosa che state cercando di raggiungere con sudore e lacrime,  non la troverete se non condirete il tutto con un cucchiaino di adolescenza.

Ci avete mai pensato che tutti parlano dell’importanza di conservare la fanciullezza dentro di noi? (Anche un certo Pascoli, pare). E di bambina altro che due minuti! Lo sono per ore ed ore!

Ma quella spolverata di pepe, quel quid determinante, sarà l’adolescenza a darvela.

E allora mi ritrovo qui a volere essere adolescente 2 minuti al giorno come integratore emotivo.

Non importa cosa fate, ma come vi sentite mentre lo fate.

E allora vi lancio la sfida: provate e poi mi dite come state (Con #2minutidaadolescente su Instagram taggando mamma_bradipa).

Perché non so a voi, ma a me, di essere solo adulta e bambina 24 ore su 24, sinceramente non mi va.

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Una volta ero adolescente anche io.

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Care Mamme,

Quest’anno al mare ci stiamo di più. I bimbi sono più grandi ed abbiamo cambiato orari.

Questo mi permette di venire a contatto con il mirabolante e fantasmagorico mondo degli adolescenti. Non ne osservavo così tanti da diciamo, quasi una ventina d’anni!
Per me sono ipnotici, non riesco a non leggere i loro pensieri che mai come a questa età passano dagli sguardi, dagli atteggiamenti e dai movimenti del corpo.

Quello che ti fa procedere lentamente sulla passerella, verso le cinque del pomeriggio,non sono né il caldo né le troppe persone. Sono gli ormoni. Pare che si intreccino e subito dopo si sciolgano,mano a mano che i ragazzi e le ragazze si allontanano dopo essersi incrociati.

Sono lì con cinquenne e duenne, che cammino e guardandoli mi ritrovo a pensare: “Guarda come è fatta bene quella ragazza, non sarò mai così”.
What’s?????? Terra chiama Giulia, Terra chiama Giulia!!!! Giulia hai 37 anni!!!!
E niente. Mi parte in loop il pensiero che ho provato per tantissimi anni e che da qualche parte esiste ancora nonostante si sia visto scalzare da quello dell’accettazione per come ero, da quello del cambiamento delle gravidanze, dall’abitudine di un corpo orgoglioso di essere diventata mamma due volte.
Allo stesso tempo, con il mio cervello di adesso penso a quanto siano oche le ragazze e ghiozzi i ragazzi; a quanto siano maleducati perché non si scansano per farti passare col passeggino e che io ai miei tempi lo facevo. Insomma una tritacazzi.

L’altro giorno sulla riva mi son beccata una pallonata in fronte. Ero chinata davanti ad Aurora e quindi, per puro caso, l’ho presa io invece che lei. Il primo pensiero è stato “Aio che botta”; il ragazzo si è subito scusato. Due volte. Due perché io non ho risposto. Perché ho avuto un conflitto generazionale: una parte di me voleva rispondergli “Ma porca paletta c’è tutto l’arenile libero, se facevi male alla bimba??????” e l’altra: “Nulla nulla, niente non preoccuparti”. Adulta vs adolescente. 37 vs 17. Mamma vs ragazza timida.

E allora ho fatto una riflessione. Quando tu ti trovi a passare nell’intreccio di ormoni, per un infinitesimo di secondo li respiri anche tu. E quel respiro, un po’ come il Pensatoio di Harry Potter, ti ricorda che anche tu sei stata adolescente, che anche tu oggi sei come sei perché miravi ad avere meno fianchi e ridevi come un’oca giuliva.

E allora scusa ragazzo che mi hai tirato la palla. La prossima volta, ti dirò che non è nulla. Anche se non è vero. Solo e soltanto perché una volta ero adolescente anche io.

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