Parliamoci chiaro, ci sono giorni che i nostri figli ci mandano fuori dai gangheri.

Quando dobbiamo farne 986592 e loro fanno di tutto per rallentare le cose;
quando invece bisogna aspettare tre minuti e scalpitano come puledri.

Quando abbiamo deciso di sperimentare una nuova strepitosa ricetta e loro la schifano;
quando prendono la pasta al pomodoro al ristorante, ne mangiano tre piattate e dai tavoli vicini ti bisbigliano “signora ma queste povere creature hanno fame!”

Quando devi fare una telefonata importante e cominciano a litigare.

Quando hai un bisogno impellente di andare in bagno, ma ti chiamano come se fosse successa la tragedia più irrimediabile.

Poi ci sono volte in cui siamo noi ad essere nervose a prescindere e siamo simpatiche e gioviali come la Regina Grimilde.
Tipo quando siamo malate (ma operative ovviamente), quando abbiamo litigato con amici e parenti fino al terzo grado; o quando abbiamo il ciclo. Circa tutti i mesi tra l’altro. Il secondo giorno per esempio, si manifesta con così tanto dispendio di sangue, da cancellare la parola amenorrea da tutti i dizionari.

In tutti questi casi, c’è una cosa che mi fa imbestialire sopra tutte. E’ il “piede a martello” quando aiuto i miei figli a mettere i pantaloni. Il piede a martello, ancor più se sudato, sfida senza successo tutte le leggi della fisica e conferma quella dell’impenetrabilità della materia.

I miei figli, che se prometti ad esempio, che dopo 78 giorni comprerai loro un regalino, il settantottesimo giorno, come mettono i piedi giù dal letto, se lo ricordano; ma non si ricordano di piegare il piede. Mai.

Io peraltro non mi ricordo mai di mettermi comoda come se dovessi leggere un buon libro, perchè – confidando in un’operazione veloce, mi ritrovo ogni volta in pose assurde miste tra il Gobbo di Notre Dame e una contorsionista del Cirque  du Soleil. E infatti dopo 32 secondi mi viene un terribile dolore alla cervicale e il nervosismo si moltiplica per 560.

Faccio appello alla forza sovrumana di Hulk, alla flemma di un saggio Maestro di Karate;

Mi interrogo sulla “troppo scarsa elasticità” dei pantaloni e della ancor più scarsa collaborazione dei bambini.

E niente, ogni volta mi arrabbio come una scimmia.

 

E a voi, cos’è che vi fa “chiudere la vena”?

 

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