Avete presente quei film  in cui per scoprire un delitto, il detective ha una bacheca piena di foto, puntine da disegno e fili colorati che legano tra loro i protagonisti della vicenda? Ogni volta, all’improvviso hanno un’illuminazione accompagnata da: “Come ho fatto a non pensarci prima?!” E zacchete, risolvono il caso.

Ecco, a me è successa una cosa simile assistendo ad una diretta Instagram! Tranquilli, nessun delitto e nessun assassino, ma nella mia mente, è comparsa la parola RUOLO e una miriade di frecce che partendo da lei, collegano angosce, paure,  pregiudizi e  sofferenze dei neo genitori.

Perché, condividendo pienamente il pensiero dei protagonisti della diretta che mi ha ispirato, non esistono cose da mamma o cose da papà prestabilite dalla società. Esistono cose da Carla e Mirko, Giuditta e Raimondo, Sebastiano e Greta. Ognuno ha il proprio equilibrio che non si adatta a nessun’altra situazione.

Purtroppo però molto spesso non è così. La società ci dice cosa fare, ma molte volte non si sovrappone con i desideri della famiglia. Tantissime difficoltà dei neo genitori possono derivare proprio da una mancanza di consapevolezza emotiva e quindi di un estremo bisogno di contattare le proprie emozioni per ritrovare la serenità.

Quando parlo dell’importanza della competenza emotiva però, spesso per la gente smetto di vestire panni da psicologa e divento subito una donnina con i sandali del Dottor Scholl e le calze contenitive  – che dal verduraio, non sapendo che cucinare, dice: “Oh Beppe dammi un po’ di patate via”. Della serie, le emozioni, come le patate, stanno bene con tutto e male non fanno. Questo accade perché chiedere aiuto e sentirsi affidare la responsabilità del proprio benessere, può essere molto destabilizzante e far dubitare della professionalità del nostro interlocutore.

La nostra mente tende infatti a considerare più efficiente chi ci fornisce soluzioni precise e puntuali, magari fatte da 3- 4 punti da seguire. Ma se questo è verissimo per spiegazioni matematiche, istruzioni di montaggio o coreografie di ballo, per ciò che riguarda il supporto delle future e neo famiglie non è così perché ogni famiglia è diversa, ha una sua storia, i suoi equilibri e per aiutarla bisogna liberare le risorse che già sono dentro di lei.

Ma per fare questo, bisognerebbe che mamma e papà non avessero ruoli prestabiliti inculcati dalla società o dalle mode.

Il ruolo di madre e quello di padre non sono predefiniti, ma fortemente influenzati dalla società in cui viviamo e questo crea una grandissima confusione. I genitori a volte, si sentono come in un labirinto, provando a tentoni a cercare la via d’uscita.

Ogni epoca che finisce, dovrebbe lasciare in eredità alla successiva, qualcosa di buono, che facilita la convivenza tra persone, che semplifica la vita.

Ma spesso non è così.

Sapete ad esempio cosa abbiamo portato negli anni ’50 dal paleolitico e cosa invece ci siamo scordati là?

Lo scoprirete nel prossimo articolo!

 

0 comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.