Care future mamme,

ecco la seconda parte dell’articolo, questa volta sui trucchi emotivi.

Se vi siete perse la prima sui trucchi pratici, potete trovarla qui

Ho pensato a questi consigli, molto tempo prima dell’emergenza covid-19 , lungi da me cercare di non considerare i particolari effetti emotivi della situazione. Piuttosto, il mio intento è quello, da un lato di dare uno scorcio di normalità e dall’altro di fornire degli esempi che siano senza tempo e replicabili dalle future mamme del prossimo anno o di quello dopo ancora.  Eccoli qua di seguito:

Trucchi Emotivi:

  • Diario emotivo: Tantissime neo mamme, nei momenti di sconforto, si buttano ancora più giù credendo di non aver mai provato certe sfumature emozionali. In realtà, seppur con intensità minore, anche la gravidanza, è spesso caratterizzata da momenti di angoscia, paura o tristezza. Chi di noi (né incinta né neomamma) non ha momenti in cui pensa che niente stia andando come dovrebbe andare? Ma se non siamo in una fase particolare della nostra vita, aspettiamo che passino e basta. Per questo, tenere un diario delle nostre emozioni, può servirci per andare a rileggercelo una volta che il bambino sarà nato e ci aiuterà a guardare la situazione con occhi più oggettivi ed a non sentirci troppo diverse da quelle che eravamo prima di partorire.
  • Coppia: che un figlio cambi gli equilibri della coppia è cosa risaputa, ma non è vero che non si possa far niente per far sì che il passaggio non sia troppo brusco. Un giorno che voi ed il futuro papà avete del tempo in relax da passare a casa, potrebbe essere carino scrivere una serie di “to do” interpersonali da rispettare una volta nato il bambino. Alcuni esempi potrebbero essere “dirsi quando siamo stanchi”, “dirci che ci amiamo almeno una volta al giorno”, “dirci subito cosa c’è che non va”. In questo modo , seguendola, sarà più facile non ingarbugliare il gomitolo dei vostri sentimenti. Scrivetela insieme, appendetela al frigo, aggiungete qualche bel ricordo. Nei momenti giù, sarà un toccasana per la vostra coppia. Potete anche scambiarvi le idee che avete su come sarà il vostro “dopo”: come si svolgerà la giornata, cosa vi piacerebbe che l’uno facesse per l’altra e viceversa. Approfittate di questi momenti lenti ed a due e fatene tesoro!
  • Parenti e amici: Che siate future mamme indipendenti e piene di amicizie, oppure le eterne piccoline di mamme e zie, la nascita di vostro figlio cambierà il vostro modo di percepirvi e di percepire i vostri parenti ed amici. Quando siete ancora in dolce attesa, preparate un messaggio, una foto o un biglietto scherzoso con su scritto che se sembrerete loro diverse, è perché lo sarete davvero. Ma che il vostro amore nei loro confronti non cambierà. Che anzi, avrete ancor più bisogno di loro, anche se non vi farete sentire per giorni interi. Avrete bisogno che gli altri vi dimostrino che ci sono, anche se non dovessero ottenere nulla (per il momento) in cambio. Se sarete nervose o stanche o poco interessate a quello per cui un mese prima impazzivate. Avrete solo bisogno di tempo…ditelo subito!!!! Ora che ne avete ancora molto e potrete dilungarvi in spiegazioni a riguardo! Eviterete dopo,  di creare inutili malintesi e tristezze, in un periodo già ormonalmente in subbuglio.
  • Sdrammatizzare: Come vi dicevo, la bozza di questo articolo è in cantiere da parecchio tempo prima della quarantena. Il mio, è un suggerimento volto a prendere con maggior leggerezza gli accadimenti quotidiani della mammitudine, non certo del momento storico che stiamo vivendo. Un esempio? Pensiamo a quando ci arrabbiamo perché per aprire il pacco di caffè ne buttiamo metà in terra, o quando non riusciamo a chiudere occhio perché il bimbo ha deciso di puntarsi sulle nostre costole. Una volta passato il momento di rabbia e fastidio, proviamo ad osservarci dal di fuori, come se stessimo guardando una sit-com e facciamoci su una risata.Ci allenerà a staccare il pensiero e fare “reset” con la mente, cosa che vi ritroverete molto utile nel post partum. Inoltre sapete che ridere fa bene al sistema immunitario? Proprio così!!!
  • Imparare cosa significa fallire: ci sono cose che è meglio conoscere prima di partorire: una di queste è come cambia il concetto di fallimento quando si diventa genitori. In parole semplici, con un neonato (e non con un bambino di un anno badate bene) si riesce quando ascoltiamo i suoi bisogni e facciamo del nostro meglio per soddisfarli. Fallire significa il contrario. Correre appena nostro figlio piange, non significa fallire. Farlo dormire con noi non significa fallire. Attaccarlo al seno a richiesta non significa fallire. Si fallisce quando si lascia piangere un neonato perché così si abitua a dormire da solo, così per dirne una. Un neonato non si vizia. Semplicemente perché non ha la capacità di farlo. Agisce per istinto di sopravvivenza. Ascoltatelo e non sbaglierete. Soprattutto ricordatevi che non sarete delle pappe molle senza spina dorsale che hanno ceduto; sarete delle mamme che si prendono cura del loro bambino.
  • Aspettativa/prospettiva: L’altra sera ho guardato una diretta Instagram di Graziana Mamma Coach e Lucia di Mamma Mia Che Viaggio e per caso è emersa una bellissima riflessione sull’aspettativa e la prospettiva ed ho pensato subito che potesse essere utile inserirla qui. Spesso infatti, tendiamo sia ad aspettare troppo da noi stesse ed allo stesso tempo siamo invischiate nei nostri pensieri che ci fanno dilatare situazioni e sentimenti. Ebbene, per essere più serene bisognerebbe fare l’esatto contrario: darci piccoli obiettivi e ogni tanto fare un passo indietro e guardarci dal di fuori. Ci accorgeremo di come sentirci soddisfatte sia appagante e di come siamo in gamba se ci guardiamo senza lente di ingrandimento (per altri CHI sotto una lente appare perfetto???)  Imparare a farlo da incinte, sarà un allenamento nel caso in cui vi possiate sentire oppresse dai ritmi pressanti di un neonato. Anche perché chi vi vuole bene, vi farà presente quanto siete brave e quanto state facendo, ma se non ne siete convinte voi almeno un pochino, vi entrerà da un orecchio e vi uscirà dall’altro. Datevi piccoli obiettivi per la giornata. Non vi sovraccaricate. Perché se poi non riuscite a fare tutto, l’incupimento sarà dietro l’angolo. Se invece vi chiedete poco, riuscirete di sicuro a raggiungere l’obiettivo e magari vi avanzerà pure un pochino di tempo per rilassarvi un po’.

Questi sono alcuni suggerimenti che ho pensato, se avete dei trucchi pratici od emotivi che state mettendo in pratica, scrivetemeli e li pubblicherò con piacere!

Vi lascio il link ad un mio video su Facebook delle rubriche di Pronto Mamma sulle strategie emotive e pratiche per un post partum sereno: https://fb.watch/3_3rxc07fj/

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