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La “Mammamnesia”

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Care Mamme,

a volte mi capita, quando sistemo dopo cena mentre il Marito pensa ai bambini, di ritrovare cose in giro che avevo usato alle otto di mattina… Cioè più di 12 ore prima. Ogni volta, ancor prima che me lo facciano notare gli altri membri della famiglia, mi dico “Giulia cavolo, ma da stamani possibile tu non abbia avuto tempo? Sei veramente una disordinata-svogliata-bradipona bestiale!”

Non appena partorisco questo pensiero, premo il tasto Rewind del mio cervello e in un attimo, a super velocità, ripercorro tutta la giornata all’indietro e allora scopro che lascio tutto a metà, non per pigrizia, ma per amnesia. Nello specifico la “mammamnesia”, quella che colpisce la maggior parte delle mamme con bambini in età prescolare.

Ma facciamo un esempio pratico:

Per colazione Giacomo mangia quasi sempre pane e marmellata. Ecco che ieri sera, alle 21:00 vedo, lì abbandonato nell’angolo del piano della cucina, il barattolo di marmellata aperto, con il coltello ancora dentro.

Ogni volta mi stupisco di come sia possibile.

Ma poi ripenso alla giornata trascorsa e….

ore 8:00 Giacomo: “Mamma mi fai un panino con la marmellata?”

Vado in cucina.

Nel momento in cui sto spalmando il pane,  sento Aurora che piange e quindi utilizzando il coltello a mo’ di cazzuola, finisco il panino e lo “lancio” a Giacomo.

Corro in camera dalla piccola che stava cercando di chiudere una scatolina col suo ditino nel mezzo…

G.:”Mamma ho fatto cadere la marmellataaaaa mi dai uno tovagliolo che non riesco a prenderloooo”

Corro in sala.

A.:”Mamma neniiiii mamma quettooooo”

Io:”Aurora un attimo dò uno tovagliolo a tuo fratello”

Corro in camera.

G.”Mamma ho finito l’acqua me la riempi per favoreeee”

Corro in sala.

Sento Patapupin pum patatannnn!

Corro in camera.

Tiro su la scatola rovesciata dalla piccola

G.”Mammaaaaa ho un problema vieniiiiiiii”

Corro in sala.

Io:”Giacomo dimmi!”

G.:”Ehm non me lo ricordo!”

A.:”Mammaaaa popo’!”

Cambio la piccola, poi dobbiamo uscire e chi ripassa dalla cucina?!

Torniamo a casa.

 

Io: “A lavarsi le maniiiii, Aurora vieni che ti cambiooooo, Giacomo ti sei lavato le maniiiiii?!”…

Appoggio pane, latte e company sul piano da cucina e la marmellata viene nascosta…Apparecchio, mangiamo, nuova popo’ della piccola, addormenta la piccola, Giacomo vuole montare le costruzioni, sparecchia, (veloce perché vanno montate le costruzioni e aggiungendo ancora roba a coprire la marmellata), monta le costruzioni, carica la lavapiatti, non appena premi “On” ed ecco che sarebbe proprio il momento di sistemare il piano di lavoro, si sveglia Aurora, merenda per entrambi, spazza, raccogli i 8465930 giochi e giochini in terra, ah un po’ di tv (per loro eh!), prepara la cena che siccome viene fatta con cinquemila interruzioni, prepari facendoti spazio “spingendo più in là” quello che c’è nel mezzo, un po’ come quando nei film, devono estrarre un proiettile da un ferito grave e si fanno spazio sul tavolo…arriva il Marito, mangiamo, giochiamo e tatannnnnn! Sono le 21:00.

Ed ecco che la povera marmellata ha finalmente l’attenzione che si merita.

Minuto di silenzio e rispetto per la marmellata.

E per mia mamma, che la prepara con amore ogni estate con 5000°.

E a voi capita mai niente del genere???

 

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Art Bradipattack! Cornicette coi bastoncini dei ghiaccioli

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Oggi inauguro la rubrica di Art Bradipattack, cioè di tutti quei lavoretti fai da te, da fare con i bambini, e quindi fai con loro,che sono facilissimi da fare e soprattutto non richiedono troppa pazienza, abilità o precisione (dopo un minuto mi monterebbe il nervoso); anzi, più sono impiastricciati e meglio è perché potremo un domani, ricordarci di come erano piccoli i nostri figli e imbranate noi (per quanto mi riguarda lo sarò anche tra dieci anni, ma nel frattempo mi piace autoilludermi!)

 

Oggi parlerò di cornici.

Per chi non lo sapesse ancora, sono una maniaca delle foto. Anzi, una maniaca di quelle molto gravi.

Tanto per farvi capire, ad un anno e pochi mesi, Nocciolina diceva “cheese” ogni volta che mi vedeva col cellulare in mano.

Per fortuna che ora c’è il digitale sennò ero diventata povera da tempo e soprattutto, sarei stata denunciata per stalking dal fotografo.

Risvolto della medaglia, ne stampo pochissime.

Ogni tanto però mi prende voglia di vedermele lì subito, ed allora, anche se non vengono perfette, me  le stampo su carta comune e le uso per qualche lavoretto come biglietti di auguri o simili.

Siccome ho un marito che mangia un ghiacciolo al giorno 365 giorni l’anno, una sera ho pensato, io intanto li metto da parte…non vuoi mai…

E tatannnnnn! Bradipmucciaccia è scattata!

Ffffffffffffatto???????? Ah no, aspettate! Non abbiamo ancora cominciato…

Materiali:

  • Un marito che è maniaco dei ghiaccioli come la moglie delle foto.  Una quarantina di stecchini dei ghiaccioli
  • Tempere+pennelli o pennarelli
  • Foto stampate o foto digitali+stampante+carta
  • Cccccccolla vinilica (Cit.Mucciaccia)
  • Bambini vogliosi di impiastricciare, mamma vogliosa di scazzare e di non pensare a fare le cose “Per bene”.

Procedura:

  • Tingere gli stecchini, fare tingere altre 9845693790187509,999999 cose ai bambini in attesa che gli stecchini siano abbastanza asciutti (o aspettare il giorno dopo per continuare);

  • Incollarli come preferite: a quadrato, a rettangolo, a forme inventate;
  • Ritagliare le foto e incollarle agli stecchini
  • Decidere dove posizionare le cornicette (parte più difficile!)

E allora Buon Divertimento e alla prossima!

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Quando fuori c’è il sole e tu sei in casa

| famiglia, scarlattina, Senza categoria

Care mamme,

Attenzione! Quello che segue è un articolo ad alto contenuto mieloso e si rischiano crisi glicemiche o carie ai denti!

 

E’ capitato spesso, da quando ci sono i bambini, che qualche attività divertente e piacevole, saltasse a causa di qualche malanno.

Ecco quello che mi è successo in uno di questi week-end.

Avevamo in programma gite fuori sia sabato che domenica ed ero certa che domenica sera sarei stata nervosa e incacchiata come una vecchia zitella. Dispiaciuta per le cose divertenti che avevano perso i bambini,  per non aver “sfruttato” due bellissime giornate di sole primaverile e anche per non esserci svagati noi genitori.

Poi ho pensato, ma dai! Ho guadagnato due giorni in cui potrei ottimizzare, facendo lavatrici a rotazione, pulendo, riordinando, lavando, stirando…

..Col cavolo!!!!

Ma che Mamma Bradipa sarei stata? Perché dopo anni passati a sentirmi una pigra fannullona, mi sono stufata ed ho capito che io sono così e se sono così è perché è la miglior strategia che ho trovato per essere felice!

Quindi:

Non ho fatto nessuna lavatrice;

Non ho pulito nulla che non avrei pulito stando fuori tutto il giorno;

Non ho riordinato niente ed infatti la borsa con i panni dell’asciugatrice è ancora sul pianerottolo.

 

Abbiamo giocato tutti e quattro per due giorni interi, con bambini che come se sentissero questa fortuna meglio di me, sono stati sempre allegri e felici.

E domenica sera ero tutt’altro che arrabbiata. Ero felice perché quando si fa parte di una bella famiglia, si è felici anche quando fuori c’è il sole e tu sei in casa.

 Quindi mamme non bradipe, quando vi girano abbestia perché vi saltano dei programmi fantastici, invece che fare 664738 faccende, cogliete l’occasione per NON FARE NIENTE!

Per ridere, riposarsi, cantare, giocare e basta!

(Che poi oggi è già lunedì e arrivederci al relax!)

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