La scorsa primavera, avevo scritto Mr Morbo improvviso .

Vista la recente situazione della salute familiare, ho pensato che fosse necessario farne la versione invernale.

Questo autunno devo dire la verità, ero ottimista.

Avevo fatto un super training autogeno centrato su tre punti:

  • se l’anno scorso si sono ammalati tanto, non significa che si ammalino ugualmente quest’anno;
  • se sono costante con gli integratori, invece che darli un giorno sì e 4 no, sicuramente avranno un super effetto;
  • se fin dai primi giorni di asilo starò attenta a lavare mani e borracce dell’acqua come se avessi l’ossessione della pulizia, gliela farò vedere io ai bacilli!

Così, l’asilo comincia ed io sono fiera e sicura come una leonessa nella savana.

Perché basta con questo vittimismo e pensieri negativi, perché l’autunno a Viareggio è quasi come una semi estate, Giacomo quest’anno ha voglia di andare all’asilo, Aurora è una super accompagnatrice nei negozi e io, per tutti i sopracitati motivi, non posso altro che essere felice.

Ordunque.

L’asilo comincia.

Giorno 1: tutto ok.

Giorno 2: tutto ok.

Giorno 3: tutto ok.

Giorno 4: mamma ho freddo.

Giorno 5: mamma mi fa male la gola…………………….raffreddore…………………….febbre………..tosse a cane………………….

ed ovviamente di venerdì.

Non perdo la fiducia, mi dico che avrà sudato come un disperato nel giardino dell’asilo e che suvvia, di questa stagione “la frescata” è un must.

Certo. Peccato che dopo due giorni, si ammali Aurora e dopo quattro, io. Circondata da marito e mamma con mal di gola. Il Virus del Morbo Improvviso versione invernale ha colpito.

Okkkkei. Ora, anime del Web, aiutatemi.

Aiutatemi a restare ottimista, perché io, nella mia mente, sapete cosa ne faccio del training autogeno? Lo trasformo in un mantra devastante che mi dice:

  • Se l’anno scorso si sono ammalati tanto, quest’anno potrebbero ammalarsi di più;
  • Se sono costante con gli integratori, potrebbe non servire a nulla;
  • Se lavo mani e borracce ogni sette secondi, potrebbe non servire a nulla.

E da leonessa, che ve lo dico a fare, torno nelle mie vesti di bradipa.

E pure raffreddata.

(E non è ancora cominciato l’inverno).

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