Care Mamme,

Dite la verità, che quando avete partorito e incontravate qualcuno in giro, venivate fermate con un gran sorriso, come se foste delle VIP. Ma al posto di un autografo o un selfie, vi venivano poste le domande più idiote della terra.

 

Tipo:

  • Sei felice? Ecco. Magari te sei lì, in preda al post partum più bastardo che ti ripeti come un mantra “non ho fatto una cazzata, non ho fatto una cazzata, non ho fatto una cazzata…” E non sei felice, proprio per nulla. E ora, dopo questa domanda ti senti anche una cacca. Perfetto. Se invece sei in quella fase di innamoramento perso verso il tuo frugoletto, rischi di cominciare a piangere di gioia e di non smettere più per tre giorni.

 

  • Sei stanca? Considerando che provieni da nove mesi di gestazione faticosa, parto dilaniante e ti svegli ogni tre ore (se va bene) per nutrire il tuo piccino, vivi con lui in braccio, ti metti seduta solo per far pipì e cammini come un orso obeso a causa dei punti, no. Non sei stanca. Sei un fiore, non si vede?

 

  • L’avrai coperto troppo/troppo poco? Allora, una neomamma, ci mette in media un’ora e mezzo ad uscire. Perché prima prepara se stessa (la maggior parte delle volte con una mano sola, con una poppata nel mezzo ed un cambio pannolino subito dopo). Poi cambia il bambino scegliendo l’ultima tutina rimasta pulita dopo che il fanciullo ha rigurgitato tutta la notte. Una volta che entrambi sono pronti, lui fa la popò. Pregando in aramaico che il pannolino sia riuscito a contenere il tutto, lo ricambia ed escono. Magari dopo una settimana di clausura per temporali. Magari è cambiata la stagione e si ritrova con 10° e le infradito o 25° col piumino. Ok. Che glielo dite a fare? Ci arriverà da sola che se suo figlio è viola e madido di sudore ha caldo e se trama ha freddo. Ma visto che non sa quando mai riuscirà ad uscire la prossima volta, adotta la tecnica dell’adattamento per far prendere almeno 7 minuti di aria al neonatino.

Possibile che nessuno si ricordi di quando ha partorito o è stato vicino a qualcuna che lo aveva appena fatto?  Perché non so voi, ma io quando ho partorito la prima volta, non riuscivo a vedere ogni giornata come una conquista, un miglioramento, un cambiamento. Se era andata bene, dicevo che avevo avuto culo, e se era andata male mi convincevo che le successive sarebbero state anche peggio.

E allora sapete che dovete dire ad una neomamma?  “Se ti sembra un casino, migliorerà!”. Farete una mamma felice, assicurato.

Avreste reso felice me per esempio.  Ma figuriamoci. Nessuno ti dice che sembra strano, ma un giorno parleranno, cammineranno e faranno la popò nel wc. Che vi divertirete insieme a loro e che rispondere alle loro astruse domande sarà una figata. Che vi scioglierete di fronte alle loro frasi amorose, disegni impiastricciati e baci sbavosi.

No, nessuno.

Cioè magari te lo dicono parenti e amici stretti, ma tu come dire, non sei proprio convinta che siano sinceri se te lo dicono mentre  sei in preda al più pazzo degli ormoni e non dormi da 20 ore.

Se l’articolo ti è piaciuto continua a seguirmi sulla mia Pagina Facebook

17 Comments

17 Comments on 3 cose da non dire a una neomamma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.