Settimana Mondiale per l’allattamento materno 2016

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SAM 2016: SETTIMANA MONDIALE PER L’ALLATTAMENTO MATERNO 2016 (1-7 ottobre 2016)

Dal 1° al 7 ottobre 2016 torna la settimana mondiale per l’allattamento materno. Ogni anno viene infatti celebrata una settimana per sostenere l’allattamento materno, una settimana ricca di iniziative, dibattiti, flash mob, tavole rotonde con partecipazione di figure professionali, mamme, papà, bimbi o chiunque voglia sostenere l’allattamento al seno con la propria partecipazione.

In tutto il mondo si celebra il WABA (the World Breastfeeding Week), mentre in Italia Sam (Settimana per l’Allattamento Materno) coordinato dal MAMI (Movimento Allattamento Materno Italiano). Questa manifestazione nasce dalla necessità di “sradicare” quanto più possibile l’abuso dei surrogati del latte materno a discapito dell’allattamento al seno: il biberon viene spesso utilizzato anche in casi non strettamente necessari e ciò comporta una diminuzione del numero delle madri che riescono ad allattare fino all’anno del proprio neonato, come invece raccomandano le linee guida dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità).

I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) sono il tema di riflessione della SAM di quest’anno. Individuati a settembre del 2015 nel corso del Summit delle Nazioni Unite dai leader politici mondiali, gli obiettivi dovrebbero essere raggiunti entro il 2030 per la riduzione dei mali del pianeta come la povertà, la fame e il degrado ambientale planetario.

Analizzando i 17 obiettivi dalla prospettiva di chi vuole incentivare e promuovere su scala mondiale l’allattamento al seno, emergono immediatamente i benefici di salute sia per il lattante che per la madre: lo studio pubblicato da The Lancet quantifica i benefici dell’allattamento al seno in più di 800.000 vite salvate e un risparmio annuo di 302 miliardi di dollari. Alla luce di queste cifre si può con facilità individuare nell’allattamento materno una componente chiave dello sviluppo sostenibile per l’intera popolazione.

L’Italia non è un paese per madri (che allattano)

L’Italia ha bisogno di organizzare eventi di sensibilizzazione e promozione dell’allattamento per ripristinare il latte materno come l’alimento più consono e prezioso per un neonato, e l’atto di porgere il seno in pubblico come una prassi del tutto accettata: una prassi che attualmente ha difficoltà a tradursi nella realtà sociale di ciascuna mamma.

L’imbarazzo che prova una neo-mamma nel nutrire il proprio bimbo, unito alla mancata diffusione di infrastrutture come fasciatoi o altri accorgimenti per i bebè, sono spesso un deterrente nelle prime uscite, in un momento di fragilità emotiva quale il post parto, e ciò costituisce una vera perdita per la comunità e per il benessere psico-fisico della mamma stessa.

Per incoraggiare le mamme ad uscire, senza preoccuparsi di quando avverrà la prossima poppata, la community di Baby Pit Stoppers ha dato vita ad una web app, facile ed intuitiva. Una piattaforma di scambio di informazioni in cui i neo-genitori condividono con gli altri i propri consigli su quali locali pubblici conoscono e frequentano, dove poter agevolmente fermarsi con un neonato per fare un “baby pit stop”, ovvero un “cambio pannolino” ed un “pieno di latte”.

La tecnologia può venire in aiuto per creare connessioni in un momento molto vulnerabile e di “transizione” come lo è il post parto, dove tutte le abitudini vengono scardinate e si innescano nuove necessità, nuovi ritmi ed esigenze. Si può così fare un passo verso la realizzazione di una società più accogliente per le neo-mamme, permettendo loro di percepire l’allattamento materno un atto naturale non da svolgersi tra le mura domestiche, e si possono rendere le città dei luoghi e delle comunità sostenibili, come cita l’undicesimo degli obiettivi fissati nel programma di sviluppo delle Nazioni Unite.

Gli spazi urbani sono ormai lo scenario in cui la maggioranza della popolazione risiede: farli diventare inclusivi per tutti gli abitanti e con spazi dedicati ai bisogni della comunità diventa un imperativo: Baby Pit Stoppers crede fermamente che questo sia un obiettivo molto vicino alla propria filosofia, che è appunto quella di poter rendere il tessuto urbano quanto più vicino ed attento nei confronti di neonati e mamme. Chiunque gestisce un locale pubblico può dotarsi di un fasciatoio e una poltroncina comoda in uno spazio all’interno riparato: la ricompensa è il poter entrare nella mappa web di babypitstoppers.com e farsi trovare, grazie alla geo-localizzazione, da tutti i neo-genitori della zona o di passaggio, magari acquisendoli come clientela fedele! In questo modo si può innescare un circolo virtuoso che porterà a breve ad una trasformazione positiva della comunità.