Immune alla Toxoplasmosi: un pensiero in meno in gravidanza

incinta mangia
Incinta mangia

Sono immune alla Toxoplasmosi. Questo significa che l’ho avuta in passato. Quando?!? Non ne ho la minima idea. Ma le analisi parlano chiaro: ho le IgM negative e le IgG positive. Questo significa che ho contratto in passato la Toxoplasmosi. Ed una volta che si prende, si è immuni per tutta la vita.

Se le IgM e le IgG fossero state entrambe negative, invece, significava che non si era contratta la Toxoplasmosi e non si era immuni. Mentre se le IgM sono positive e le IgG negative, significa che si è contratta la Toxoplasmosi da poco tempo (e quindi c’è rischio).

All’inizio della gravidanza una delle analisi fondamentali da fare è proprio quella per controllare se si è immunizzate contro la Toxoplasmosi. Se non si è immuni si devono evitare gli affettati (ad eccezione del prosciutto cotto) e le verdure non cotte (o comunque si devono lavare accuratamente).

Io invece sono risultata immune. Quindi in teoria avrei potuto mangiare gli affettati senza problemi. Ma ho comunque preferito evitarli durante la gravidanza. Un po’ perché, nonostante le analisi indicassero l’immunità, mi sono fatta mille paranoie; un po’ perché comunque la ginecologa mi ha consigliato di evitare carne di maiale di qualsiasi tipi durante la gravidanza (e quindi anche gli affettati).

Racconti: ho contratto la toxoplasmosi in gravidanza

La Toxoplasmosi è una malattia infettiva che spesso non procura nessun sintomo oppure sintomi banali (come un leggero mal di gola o una lieve febbre). Quindi è normale che io non mi sia resa conto di averla avuta. Secondo una statistica, in Italia circa l’80% della popolazione prende la Toxoplasmosi prima dei 20 anni senza nemmeno rendersene conto. Una volta avuta, si è immuni per sempre.

La Toxoplasmosi si prende a causa di un parassita degli animali. Il contagio in genere avviene in 3 modi:

  1. mangiando carne cruda o poco cotta, soprattutto carne suina o ovina
  2. mangiando verdura cruda contaminata
  3. toccando feci di animali infetti senza poi lavarsi accuratamente le mani

Spesso alcuni dicono che in gravidanza non si possono tenere animali domestici (soprattutto gatti) in casa, per il pericolo della Toxoplasmosi. In realtà non è così. Primo perché in genere i gatti domestici sono molto controllati e quindi non dovrebbero creare problemi. Secondo perché al massimo basta fare attenzione a non toccare a mani nude le feci.

Se contratta in gravidanza la Toxoplasmosi può essere molto pericolosa, perché l’infezione potrebbe passare al bambino tramite la placenta. Anche se pare che siano rari i casi in cui l’infezione passa al feto. Se però il feto viene contagiato, può avere problemi molto seri (anche mortali). Se contratta nei primi mesi, si rischia anche l’aborto. Se contratta nel terzo trimestre, il rischio di contagio è molto alto, anche se le conseguenze sono meno gravi.

Circa 4 donne su 1.000 prendono la Toxoplasmosi in gravidanza ed il 13% dà alla luce un bambino con malattie congenite più o meno gravi. Se dai risultati della Toxoplasmosi risulta che si è contratta da poco, bisogna immediatamente sottoporsi ad una terapia antibiotica, per cercare di evitare che il bambino venga contagiato attraverso la placenta.

Per tutte le donne non immuni alla Toxoplasmosi, questi sono i principali consigli per evitare di prenderla in gravidanza:

  • non mangiare carne cruda o poco cotta ed insaccati
  • lavare accuratamente le mani dopo aver toccato carne cruda
  • lavare accuratamente le verdure crude e la frutta prima di mangiarle (io ho accuratamente evitato anche di mangiare le verdure crude!)
  • per chi ha i gatti: far controllare dal veterinario che sia sano e pulire la cassettina dei suoi bisogni tutti i giorni indossando i guanti (o meglio ancora farla pulire da un’altra persona)
  • per chi si dedica al giardinaggio: usare i guanti e lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato la terra