Fumo in gravidanza: e se non si riesce a smettere?

incinta fuma
Incinta fuma

Tra le prime domande che la mia ginecologa mi ha fatto alla prima visita di controllo, ce ne sono state due molto importanti: “Bevi?” e “Fumi?“. Premetto che io non sono una grande bevitrice… anzi, posso dire che quasi non bevo per niente. Quindi per me non c’è stato problema a pensare di rinunciare all’alcol per 9 mesi durante la gravidanza. E non fumo nemmeno, quindi anche in questo senso non ho avuto problemi.

L’alcol e il fumo sono altamente sconsigliati durante la gravidanza, perché possono nuocere al bambino. Quindi nei nove mesi di gravidanza sarebbe meglio non bere alcolici ed evitare le sigarette.

Da quanto ho letto l’alcol viene assorbito immediatamente dall’organismo della mamma e quindi passa subito al bambino nelle stesse concentrazioni. Quindi se la mamma beve un bicchiere di vino è come se lo bevesse anche il bambino. E dato che le cellule del cervello e del fegato del bambino sono molto delicate, se si abusa di alcol il bambino potrebbe subire dei danni.

Stesso discorso vale per le sigarette. La nicotina può provocare disturbi circolatori e respiratori alla mamma, ma può disturbare anche il bambino creando problemi ai vasi sanguigni che portano il nutrimento al piccolo. Al corso preparto, quando ci hanno parlato della placenta, ci hanno spiegato che il fumo può rovinare la placenta. In pratica la placenta è come se fosse formata da tanti quadratini, ognuno dei quali porta nutrimento al bambino. Nelle donne che fumano durante la gravidanza alcuni di questi “quadratini” smettono di funzionare e al bambino arriva meno nutrimento. Così spesso i bambini di donne che hanno fumato in gravidanza nascono sottopeso o comunque più piccoli rispetto a quelli di donne che non fumano. Ovviamente non è detto che accada, ma potrebbe succedere.

Per me che non faccio uso di sigarette e bevo pochissimo (solo in alcune occasioni) non è stato un grande sacrificio. Ma per chi è invece abituato a bere o a fumare, è possibile riuscire a smettere? Alcune ci riescono ed altre invece ogni tanto si concedono uno strappo alla regola.

Soprattutto per quanto riguarda il fumo, mi è capitato di sentire racconti di amiche e conoscenti che proprio non riuscivano a smettere. Magari hanno ridotto drasticamente il numero di sigarette, ma almeno una sigaretta dopo pranzo e cena se la concedevano.

E qui molto spesso nascono le polemiche, quando se ne parla soprattutto nei forum o sui social nelle fanpage e nei gruppi dedicati alle mamme. Perché puntualmente arriva quella che insulta la donna incinta che continua a fumare perché sta facendo del male al proprio bambino.

Ma spesso una donna abituata a fumare molto non riesce a smettere del tutto. Conosco anche donne che fumavano tanto e che, nel momento stesso in cui il test di gravidanza è risultato positivo, hanno abbandonato completamente le sigarette. Non tutte ce la fanno.

Mia cognata, ad esempio, era abituata a fumare quasi un pacchetto al giorno. La ginecologa le ha detto che avrebbe dovuto evitare il fumo, ma lei non è riuscita a farlo completamente. E almeno un paio di sigarette al giorno se le è fumate per tutta la gravidanza. Conosco altre donne che l’avrebbero presa per matta e l’avrebbero insultata, ma il suo bisogno di nicotina era troppo forte e smettere del tutto da un giorno all’altro era impossibile. Alla fine il figlio è nato a fine gravidanza e con un peso nella norma.

Da non fumatrice quindi mi chiedo: il bisogno di nicotina è veramente così forte da non poterne far a meno, pur sapendo che sarebbe un sacrificio giustificabile per la salute del proprio bambino? Conoscendo mia cognata, direi di sì. Ovviamente lei non voleva fare del male al suo bambino e se fosse riuscita a smettere lo avrebbe fatto volentieri, ma la mancanza di nicotina, da un giorno all’altro, la faceva quasi stare peggio. E allora ha scelto il “male minore“.