Affrontare la separazione: la mia esperienza

COME AFFRONTARE LA SEPARAZIONE

Di solito ne parlano gli esperti, ne parla chi si è già separato, ma chi la vive difficilmente esterna i propri sentimenti.

Ho deciso di farlo perché siamo in tante, in questo momento, a provare il dolore di un fallimento, il coraggio di una scelta, la responsabilità dei figli, la delusione di un marito/compagno che non è più tale, l’ansia di non farcela, il giudizio della gente, l’amarezza dell’insuccesso del proprio progetto di vita e, ancora, il peso che quella scelta avrà sui figli.

come-affrontare-separazione1Non voglio star qui a raccontare i miei motivi. La maggior parte delle persone che mi circonda lo saprà dopo aver letto questo post. Mi scuso per non avervelo detto de visu. Sapete perché?

SEPARAZIONE: EVITATE DI…

Ognuno di voi, in base alla propria esperienza, fa domande per “cercare di capire”. E poi dispensa consigli. Beh, vi dirò che non c’è proprio niente da capire. Ogni separazione è a sé. Ognuna comporta dolore e consapevolezza. E i consigli… se li avessi voluti li avrei chiesti prima.

Scusate se sembro dura ma ora vorrei che, a parte lo sgomento, dopo 15 anni, ognuno di voi accettasse che le cose cambiano, che l’amore non è eterno, che tutto ha un inizio e una fine e che non ho bisogno di essere giudicata, non ho bisogno che vi mettiate da una parte o dall’altra della barricata. Voglio molto bene ad A. Gliene vorrò sempre. Non mi occorre che ne parliate male. Ognuno ha i propri pregi e difetti.come-affrontare-separazione3

La domanda successiva è: “E Matteo?”

…e Matteo ha due genitori, continuerà ad averli, gli vorranno sempre bene, ma non stanno più insieme. E qualcuno dice che la faccio facile. Tutti si aspettano lacrime, pianti e depressione. Sapete che c’è? Le lacrime le ho versate tutte prima di decidere. Adesso voglio essere serena. Non mi serve compassione, non mi servono i “Ma hai un altro? Come farai? Il lavoro? Ma sei sicura? Ma non ci puoi ripensare?”

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“E tuo figlio? Non pensi a tuo figlio? Stai togliendo il padre a tuo figlio”

Come pedagogista ho sempre consigliato ad ogni madre che il segreto per avere figli felici e sereni è trasmettere felicità e serenità. E io non ero più né l’una né l’altra cosa e, di conseguenza, lui soffriva molto per il mio nervosismo, per la confusione… adesso anche lui è sereno. Sul fatto che sto togliendo il padre a mio figlio ho molto da dire e voglio farlo una volta per tutte. Mio figlio avrà sempre un padre, un ottimo padre, lo vedrà meno spesso forse ma non si può giudicare un rapporto in base alle ore trascorse insieme. Impareranno a dialogare senza la mia mediazione, impareranno a stare insieme, da soli, senza la mia continua supervisione. Cresceranno insieme.

SEPARAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

Nessuno mi ha mai chiesto come sto, come mi sento… tutti vedono sempre e solo il mio sorriso, l’ironia, la gioia di vivere. Fanno parte di me, non mi abbandoneranno mai. Sono stata tanto male, grazie del pensiero, so che volevate che ve lo dicessi, ma proprio tanto, tanto, tanto male.

Adesso sto bene, grazie. Dopo aver preso questa decisione, a Maggio, ho cominciato a ridefinire la mia vita. Ho trovato una nuova casa nella quale mi trasferirò presto (anche se sarebbe nel diritto delle cose che rimanessi qui, questa casa non è mia, non lo è mai stata e mi è sempre stato fatto notare che fossi un’ospite, gradita ma sempre ospite, quindi, per una questione di dignità, vado via io), ho trovato un equilibrio, ho ridisegnato priorità e passioni e proprio oggi ricomincio a prestare le mie capacità e competenze al mio “vecchio” lavoro di PEDAGOGISTA.

SEPARARSI NON E’ LA FINE DEL MONDO

E dunque separarsi non è la fine del mondo. Nemmeno quando si litiga, nemmeno quando ci si fanno i dispetti, nemmeno quando tuo figlio fa domande imbarazzanti, nemmeno quando racconta sprazzi di vita che non ti appartengono più, nemmeno quando le amiche non approvano le tue scelte, nemmeno quando ti scoraggi e pensi di non potercela fare.

La separazione, come tanti altri momenti della vita, è solo una presa di coscienza che “per sempre” non esiste. Esiste oggi, qui, ora. E oggi, qui, ora voglio vivere col mio sorriso che avevo perso. Lo dovevo a me stessa.come-affrontare-separazione