Quanto dolore, ma quanto amore: il racconto della nascita di Melissa

parto senza sapere incintaIL RACCONTO DI UN PARTO DIFFICILE- Quando una donna aspetta il suo secondo figlio, pensa che il parto sarà sicuramente più semplice del primo. Molti detti popolari delle nostre nonne dicono che questo dovrebbe accadere perchè “ormai la “strada” è fatta ” e quindi il travaglio sarà più facile e veloce.. Ma non sempre questo accade purtroppo, come ci racconta l’esperienza di una nostra amica pianetina, che ha voluto raccontarci il suo secondo parto difficile..

PERDITE IN GRAVIDANZA- Quando ripenso al mio secondo parto mi rendo conto che sono stata molto meno lucida del primo, ho sofferto molto di più e il post partum è stato difficile e doloroso…Settimane prima del parto (avvenuto il 5 settembre alle ore 7.00 del mattino) avvertivo già contrazioni dolorose e perdite ematiche… Mi sono recata più di una volta al prontosoccorso e sono stata ricoverata per ben 3 volte solo per tenermi sotto osservazione. Arrivata in ospedale le perdite già lievi scomparivano per poi ripresentarsi una settimana più tardi, fino a che nn ho notato delle perdite diverse, allarmata dalla cosa ho insistito per essere visitata da un altro ginecologo che ha confermato una rottura delle membrane alte. Mi vengono fatte iniezioni di penicillina in attesa che partisse il travaglio, ma per altri 10 giorni la situazione è stata statica.

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INIZIO DEL TRAVAGLIO- Visto che il termine l’avevo passato da 2 settimane decidono di prepararmi per il cesareo, firmo tutte le carte ma per problemi organizzativi nella sala parto non vengo cesarizzata il martedì. Ai tracciati però i movimenti fetali erano strani, lenti e poco vigorosi e quindi mi visitano:  la dottoressa sente una leggera dilatazione, torno in reparto e sento qualcosa scivolare. Era  il tappo mucoso… la notte stessa entro in travaglio, un travaglio di 27 ore (contro le 21 della mia prima figlia. I dolori erano insistenti e per agevolare la discesa della bimba che mi dicevano essere sempre troppo alta camminavo avanti e indietro nel corridoio, fino a che un’ostetrica mi vieta di farlo perchè potrebbe essere pericoloso per la piccola.Mi portano in una stanza, sono da sola, i dolori si alternano a momenti di relax, mi fanno una dose di rilassante,  sicuri che quello non fosse il travaglio. Effettivamente mi rilasso Mi addormento alle 23.30, ma 30 minuti dopo sono in piedi con dolori lancinanti, sicura che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Chiamo l’ostetrica, e lei di rimando chiama un anestesista per provare l’epidurale. Mi fa due buchi, ma io sono troppo grossa e non riesce a inserire correttamente il tubicino… Mi arrendo, sicura di fare un parto doloroso come il primo…

PARTO NATURALE- Si è però rivelato molto molto peggio… a mezzanotte e mezza stavo così male da invocare aiuto. L’ostetrica che mi aveva seguito pazientemente fino a quel momento va via, cambia turno e arriva una ostetrica meno dolce e paziente della precedente che mi visita ogni 20 minuti perchè nonostante io avessi dolori lancinanti la bambina era ancora molto alta… Improvvisamente comunico che devo spingere ;  l’ostetrica non mi crede, e io spingo due volte… la testa è fuori… chiamo l’ostetrica che arriva giusto in tempo per prendere la piccola alla mia terza spinta.Non posso crederci, il dolore è scomparso e al suo posto una bimba con gli occhioni blu e i capelli neri neri… sembra proprio uguale alla sorellina… Che tenerezza… me la mettono sul petto, la guardo con il cuore gonfio di gioia… la mia bambina…Melissa 3,510 per 49cm. Le mettono un braccialetto sbagliato, con il nome di un’altra partoriente, per fortuna una assistente se ne accorge per tempo.La portano fuori, ma mio marito non è lì, nessuno l’ha avvisato e lui è rimasto a casa con Arianna l’altra mia bimba di 3 anni.Da qui comincia quello che per me è stato un incubo, ho sofferto moltissimo in questo parto, partendo dalle contrazioni che sono state 10 volte più forti della volta precedente.

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COMPLICAZIONI DOPO PARTO- Anche in questo parto la placenta non usciva… hanno usato le mani in perpendicolare sul ventre per fare pressione in maniera tale da staccarla dalle pareti uterine…
Non è finita così però, perchè io gridavo per il forte dolore e le assistenti spingevano con tutta la loro forza fino a che non ho perso conoscenza…                                                                           Mi hanno schiaffeggiato, poi si sono rese conto che da sotto il lenzuolo usciva sangue, tanto sangue… con le mani mi avevano perforato l’addome creando un taglio di circa 20cm.              Ho visto gli sguardi spaventati, il ginecologo che telefona in sala operatoria e chiama il codice rosso… Io pallida, tremante, impaurita e senza forze, mi portano velocemente in corridoio dove ho intravisto la faccia turbata di mio marito che finalmente era arrivato in ospedale. Mi ha guardato e si è messo a piangere, ho visto i miei genitori spaventati che inseguivano l’ambulanza, l’anestesista, la maschera dell’ossigeno… poi il nulla.                                              Mi sono svegliata nella sala operatoria, i medici tutti intorno al lettino mi hanno comunicato che ho perso circa 4lt di sangue e hanno dovuto farmi diverse trasfusioni.Sono uscita dall’ospedale 10 giorni dopo con il mio fagottino d’amore tra le braccia, un po’ debole si, ma è già tutto dimenticato… ahhhh cosa fa l’amore ! 

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