Se si chiede di pensare ad una donna durante il parto, la maggior parte delle persone immagina una donna in posizione sdraiata. In Italia la posizione supina nel parto (posizione litotomica) è la più utilizzata.
L’esperienza piu’ bella della mia vita
Esistono tuttavia varie posizioni in cui il dolore è più sopportabile e coincide con quella in cui il bambino riesce ad adattarsi meglio al bacino della mamma. Nella posizione “africana” per esempio la donna si pone in posizione accovacciata e le evidenze radiologiche hanno dimostrato che il bacino aumenta i suoi diametri di 2-3 cm e , rispetto alla posizione supina, il bacino è nella sua massima apertura nel 30% in più.
Il parto impossibile a 39 settimane
Riportiamo il racconto di una pianetina che ha vissuto questa esperienza.
“Vi vorrei raccontare il mio parto perchè è stata un’esperienza unica che rifarei domani, non solo per l’emozione di ridiventare mamma, ma perchè è stato tutto molto naturale.
Il mio Dott. lo chiama il parto africano.
Un Dott. del fatebenefratelli di Napoli è un grande sostenitore del parto africano, io ho partorito nel gennaio del 2012 e ho avuto la fortuna che di turno ci fosse questo medico che all’epoca non conoscevo e durante il travaglio mi ha mostrato un video di un parto di una ragazza: il parto consiste nello stare sdraiata su un letto su un fianco con le gambe chiuse (se si preferiscie) e le ginocchia vs il petto per aiutarti nella spinta, io ho scelto questo parto che mi sembrava meno doloroso e più naturale come posizione; stare raggomitolata su me stessa mi faceva sentire più protetta e più forte e infatti la mia bambina in poco tempo è veramente scivolata come un pesciolino; pensate che non ha pianto e sbadigliava, non aveva un colorito alterato per lo sforzo, è stato un parto sereno che mi porterò sempre nel cuore.
Io non ho termini di paragone perchè ho partorito solo una volta, ma ho un ottimo ricordo e anche il mio compagno che era con me durante il parto è stato partecipe di questa esperienza.
Grazie per avermi letto, mi faceva piacere condividere questa “emozione” che ho vissuto”
Fonte Credits| Testimonianza arrivata tramite messaggio privato sulla fanpage di Pianetamamma