Un progetto che aiuta le mamme in Senegal

incinta di colore

Abituate a partorire su un tavolo con movimenti  limitati, le mamme senegalesi hanno ora un altro metodo per dare alla luce i loro bambini. La seconda fase del progetto per migliorare la salute materna e neonatale (PRESSMN2) è stato lanciato lo scorso Mercoledì presso la regione di Dakar, in particolare presso l’ospedale Gaspard Camara.

Bimbe scambiate dalla nascita in Sudafrica

 

Il progetto del Ministero della Salute, in collaborazione con la cooperazione giapponese, mira a migliorare la salute della madre e del loro  bambino. Secondo i promotori, ha già riscosso un grande successo nelle regioni  Tambacounda e Kédougou sperimentato durante la prima fase tra il 2009 e il 2011.

L’obiettivo dell’ostetricia umanizzata è quello di avere bambini non solo sani e vivi (parto sicuro), ma anche quello di promuovere il benessere globale della diade madre-bambino.

Umanizzazione del parto significa dare ad ogni donna la possibilità di vivere l’esperienza della nascita del suo bambino secondo i suoi valori, la cultura in cui è cresciuta, i suoi desideri, le sue aspettative, secondo la sua ricchezza e complessità. Importante è dunque l’ambiente dove il parto avviene, che trasmetta senso di sicurezza, di tranquillità, di soddisfazione della donna al fine di influenzare la sua competenza a partorire, ad allattare il bambino, il suo benessere globale.

La gravida può farsi assistere durante il travaglio, il parto ed il post-partum da una o più persone di sua scelta, non necessariamente familiari o parenti stretti. Inoltre potrà scegliere liberamente la posizione a lei piu’ consona durante il travaglio.
Il compito di chi assiste è quello di suggerire alla donna le diverse posizioni che possano aiutarla a sopportare meglio il travaglio e il parto. 

Questo progetto pilota ha avuto un impatto positivo nei distretti sanitari di Tambacounda e Kédougou e essendo iniziato sotto i migliori auspici a Dakar, il parto umanizzato potrebbe presto essere esteso a tutto il paese.

Pochi mesi prima della scadenza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), è chiaro che l’obiettivo 5, quello per migliorare la salute materna e ridurre le morti di donne nel lavoro, non è stato ancora  raggiunto. Tuttavia, la maggior parte delle morti materne possono essere evitate, grazie alla presenza  esperta di una  professionista durante il parto. Ciò richiede che le nuove mamme possano  andare in un centro ospedaliero o sanitario per ricevere cure adeguate. Questo non sempre accade, purtroppo.

Fonte credits | Dakaractu

 

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