Polizia la ferma in due posti di blocco, costretta a partorire nel parcheggio dell’ospedale

E’ stata costretta a partorire nel buio parcheggio dell’ospedale dopo che la sua corsa in sala parto è stata ritardata da due posti di blocco della polizia. Rachel Rodger e il marito Jason si sono dovuti fermare per rispondere alle domande degli ufficiali nonostante la donna stesse correndo in ospedale per partorire il piccolo Luke.

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Quando finalmente sono riusciti ad arrivare al Perth Royal Infirmary alle 4 di notte la donna non ha avuto il tempo di entrare e ha partorito al buio nel parcheggio. “Mio marito è corso a citofonare e ha chiesto all’ostetrica di scendere – racconta la neomamma – le mie gambe hanno ceduto ed ero in ginocchio sull’asfalto quando ho visto uscire la testolina di mio figlio”. “Urlavo ed ero in preda al panico ma per fortuna avevo co me un asciugamano”.

La donna, che vive a Coupar Angus, Perthshire, ha raccontato che sono stati boccati dalla Polizia di Tayside. Tutti i veicoli venivano fermati per delle indagini in corso dal 13 maggio. Rachel era già stata in ospedale quel giorno ma non avevano voluto trattenerla perché non davano la nascita come imminente.

Nonostante la donna fosse evidentemente nella fase del travaglio gli ufficiali hanno chiesto alla coppia perché stesse transitando su quella strada e hanno voluto che rispondessero a tutte le domande. Solo al secondo posto di blocco gli agenti hanno invece capito la gravità della situazione e li hanno lasciati correre in ospedale.

Per fortuna non ci sono state complicazioni, ma mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se ad esempio il cordone ombelicale avesse circondato il collo del bimbo“, racconta Rachel. La madre della donna ha denunciato l’accaduto alla Polizia della comunità di Tayside che si è scusata per quello che è accaduto.

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