Se c’è qualcosa per cui vale la pena di combattere siete voi

Se c’è qualcosa per cui vale la pena di combattere siete voi.

C’è solo un tipo di dolore che riesco a definire insormontabile. Il dolore che possono provare i miei bambini.

Ogni loro lacrima è per me una spada dritta dentro il cuore.

E c’è solo un tipo di felicita che ho il coraggio di definire assoluta. E descritta nel sorriso dei miei figli. Nelle loro risate, nei loro momenti felici, importanti per me quanto l’ossigeno.

Se c’è qualcosa per cui vale la pena di combattere quindi è la loro felicità.

Se c’è un motivo per cui dovrei scalare la montagna più alta del mondo e poi scendere a tutta velocità risalire ancora con le ginocchia sbucciate e le mani graffiate. Quel motivo sono loro.

Niente può piegarmi se piegandomi rischierei di vederli soffrire.

Niente può scalfirmi se significa fare la cosa giusta, per loro. Per un solo loro sorriso.

Per loro posso tirare fuori il meglio di me, ma anche il peggio se ce ne fosse bisogno.

Per loro, solo per loro faccio del mio meglio per rendere questo mondo un posto migliore, e in questo obiettivo difficile passo giornate nere, perché sembra sia solo una lotta contro i mulini a vento.

Ma il senso di ogni lotta, di ogni momento di rabbia e anche di sconforto è racchiuso li, in un piccolo sorriso fatto di denti da latte.

In braccine che mi stringono forte e in piccole testine che si addormentano sulla mia spalla.

E è proprio quando arriva la sera, dopo una giornata stancante e infinita, coi mille pensieri e le preoccupazioni che ti ronzano per la testa, che quelle testine appoggiate su di te, unite al loro profumo di bambino danno un senso a tutto.

Ai pianti, alle arrabbiature, alle prese di posizione e alle cose andate storte.

Perché alla fine quello che conta è li tra le mie braccia. E solo per loro tutto ha un senso.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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