Quello che le mamme non dicono

Quello che le mamme non dicono.

Sarà il caldo, che rende ogni piccolo gesto più faticoso, sarà che tra poco più di un mese dovrò rientrare a lavoro  ( e mi chiedo come farò a far combaciare tutto con le mie sole forze), sarà che ultimamente Sempreallegro passa notti agitate e  dorme poco e male, ma io mi sento più stanca del solito e arrivo a sera che la stanchezza diventa nervosismo e insofferenza.

Un figlio ti cambia la vita, un figlio cambia TUTTO. Cambia le priorità,le prospettive e i desideri.

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Tutto ciò che una volta davi per scontato, tipo una doccia rilassante, all’improvviso non lo è più. Per me che sono sola con loro 20 ore su 24 la doccia significa buttarmi dentro già mezza insaponata, risciacquarmi in fretta e furia e volare fuori, mentre Tempestina sta combinando qualche guaio e Sempreallegro tenta di infilarsi nella doccia, perché lui da buon maschietto non può stare lontano da mamma nemmeno 5 minuti.

Poi arriva a casa il non-marito che dopo una giornata di lavoro pretende la SUA doccia rilassante.  Mentre io preparo 3 cene diverse e cerco di far mangiare i bambini.

Lui crede che io a casa me la spassi e tra poco per me ricomincerà il lavoro. Da aggiungere alle 1000000 attività quotidiane che nessuno mi sconterà. Come un carcerato nessuno sconto di pena per me.

Ci ho ragionato e sono giunta alla conclusione che sia un problema di EMPATIA.

Empatia significa saper immedesimarsi nei sentimenti degli altri e sentirli a propria volta. Gli uomini in generale empatia zero.

Non capiscono che dietro una mamma che si occupa di casa e bambini c’è un lavoro da manager.

Non capiscono quanto sia difficile far combaciare tutte le attività (magari con pochissime ore di sonno alle spalle), occuparsi di tutti e uscirne sempre col sorriso nonostante la fatica.

No. Loro danno tutto per scontato e se glielo fai notare ti rispondono:”non te l’avevo mica chiesto io farmelo, sei tu che l’hai voluto fare”

Certo, non te lo chiede nessuno di lavare i pavimenti, ma se non lo fai la casa diventa una stalla.

Certo non me l’hai chiesto tu di cambiare il bambino ma se non lo faccio si irrita il sederino.

Certo non me l’hai chiesto tu di cucinare e fare la spesa ma se non lo faccio io pensi di farlo tu che torni a casa alle 20?

Potrei aggiungere altri esempi ma il succo del discorso è che tutto quello che fa una mamma viene sempre sottovalutato.

Deprezzato a volte deriso con la stupida battuta ” ah ma tu sei a casa!”.

E poi quando torni a lavorare non va bene lo stesso perchè poi ti criticano perchè devi delegare agli altri buona parte della gestione dei figli, e ti criticano anche se lo fai a malincuore, anche se daresti via un pezzo di cuore per poter passare più tempo con loro. Ma non lo fai perché tu quella parola non vuoi sentirla. Tu non sei una MANTENUTA.

E quindi devi dimostrare agli altri, per lo più uomini che tu puoi fare tutto e di più. Mentre loro fanno meno ma non importa perché loro sono uomini.

La società è sbagliata, la cultura è sbagliata. Tutto è sbagliato perché è troppo facile puntare il dito contro le donne.

Uomini, papà che mi state leggendo, da stasera fate qualcosa di più per le vostre donne, ditegli quanto sono brave qualsiasi cosa facciano, perché ricordate che sono loro quelle che hanno iniziato sacrificano il proprio corpo per darvi il vostro bambino e sono loro che nonostante tutto tirano avanti la baracca.

 

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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