Quando un uomo diventa padre

uomo diventa padre

Quando un uomo diventa padre.

Questa è la storia di un uomo, che un giorno, si è trovato tra le mani una aggeggio di plastica con due linee colorate e non immaginava quanto quelle due insignificanti lineette avrebbero cambiato la sua vita.

Era iniziata la gravidanza di sua moglie, ma per lui non era cambiato nulla se non che la sua donna all’improvviso era diversa. A volte sembrava matta. Piangeva per nulla e si arrabbiava nello stesso istante. Passava da uno stato d’animo all’altro senza una spiegazione logica. E lui, spiazzato, non sapeva piu cosa dire o fare, tanto in ogni caso avrebbe sbagliato.

Aveva sempre sonno e all’improvviso odiava l’odore del caffè costringendolo a berlo sempre e solo al bar.

Lui la accompagnava a fare le visite, ma delle immagini che gli mostravano con capiva nulla. Gli dicevano che c’era la sua bambina, ma lui non riusciva a vederla. Diceva sempre di sì perche la dottoressa era donna e non voleva contraddirla.

La bambina si muoveva nella pancia, ma lui non poteva percepirlo, anzi quando appoggiava la mano lei si fermava.

uomo diventa padre

Vedeva la moglie cambiare, una pancia che cresceva , la fatica crescente di giorno in giorno.

La casa che veniva modificata e lui che collaborava montando lettini e imbiancando pareti. Ma in fondo non capiva del tutto il perchè.

Poi il giorno del parto. Un tempo infinito in quella stanza d’ospedale in cui avrebbe dato qualsiasi cosa pur di togliere quel dolore devastante alla moglie, ma lui poteva solo darle coraggio.

E finalmente quel pianto. Un minuscolo esserino pieno di capelli.

Ecco ora sei padre.

Dal momento in cui le sue braccia hanno preso in braccio goffamente quell’esserino cosi piccolo e fragile con gli occhi spalancati, e i loro sguardi si sono incontrati, quell’uomo è diventato padre.

E’ diventato padre e ha aiutato a fare il primo bagnetto, imparando e studiando  come uno scolaretto, come si lava un neonato e come si medica il cordone.

E’ diventato padre e ha cambiato il primo pannolino. Quel pannolino cosi piccolo per le sue mani grandi.

E’ diventato padre e ha imparato ad addormentare la sua bambina appoggiandola sul suo braccio peloso, e cantandole sottovoce una ninna nanna con la voce stonata di un papà innamorato.

Ha imparato a dare un biberon e a svegliarsi nel cuore della notte per un pianto.

A passeggiare per la casa cullando un neonato incosolabile regalando ore di sonno preziose alla moglie.

E’ diventato padre e ha imparato a mettere da parte le sue esigenze per fare spazio a quelle della sua bambina. 

E’ diventato padre e ha imparato ad acconciare e pettinare  lunghi capelli ricci.

E ‘ diventato padre e ha capito come si abbina il rosa con gli altri colori. Come si mette una gonnelina e un vestitino.

Ha imparato a giocare con le bambole e i mini pony. Ha montato una minuscola bicicletta rosa e l’ha finita con il cestino e il seggiolino porta bambolotto.

E’ diventato padre ed è andato,  da solo, in un negozio di giocattoli a scegliere una barbie. Dopodichè, indossando una corona da principessa,  ha preso il the insieme a Barbie, Cicciobello e Sbrodolina.

Ha imparato a cucinare semolini ma anche la pappa special papà ( che sarebbe pasta e tonno).

E’ diventato padre e ha imparato a memoria la sigla delle winx e i nomi di tutte le fatine.

Ha preso la sua bambina per mano e le ha insegnato a non aver paura dell’acqua e del mare, perchè le forti braccia di papà sono sempre  pronte a proteggerla e ad aiutarla.

E’ diventato padre e ha conosciuto la paura, quella vera. La paura di sbagliare, di fare troppo o troppo poco. La paura di far mancare qualcosa alla sua bambina, alla sua famiglia.

E allora, si sveglia ogni giorno all’alba, e nonostante tutto la sera gioca con i suoi bambini.

E fù cosi che quelle due lineette diedero a un uomo il senso della vita. Essere padre.

Se l’articolo ti è piaciuto metti “mi piace” sulla mia pagina Facebook Mammansia, e seguimi su Instagram Mammansia_chica

Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

Una risposta a “Quando un uomo diventa padre”

  1. Nella realtà siamo molto molto, ma molto meno stupidi, imbranati e impediti di quanto voi possiate(o amiate?) pensare……(la frase : “Diceva sempre di sì perche la dottoressa era donna e non voleva contraddirla.” fa sorridere…..) ma alla fine l’articolo è carino, dolce e amorevole lo stesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.