Nel patinato mondo dei social. La mia vita è più bella della tua!

Nel patinato mondo dei social. La mia vita è più bella della tua!

Da quando ci sono i social, la nostra esistenza è finita letteralmente in vetrina.

Possiamo stare in contatto con centinaia di persone contemporaneamente e condividere i nostri pensieri, le nostre riflessioni e sopratutto la nostra vita proprio con tutti, anche con persone che magari non avremmo più incontrato nè incrociato.

E ammettiamolo, anche con persone che non avremmo più voluto incrociare!

Ma poi ti trovano, ti chiedono l’amicizia e tu cosa fai? La “simpaticona” che non accetta?

In questo binomio, social, persone, amiche, nemiche, ho notato che, molto spesso, scatta la molla del “la mia vita è migliore della tua e adesso te lo dimostro”.

E così scatta la gara alla foto migliore, alla condivisione del momento più felice.

Vedi persone che postano SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quando sono al mare, in vacanza, al ristorante. E postano foto su foto della lore incredibile vacanza. Dalla partenza con la valigia, alla prima colazione in hotel.

Ammettetelo quante ne avete viste di foto:

“super carichi per una giornata fantastica

la dieta domani

colazione pronti via

accompagnate da foto di piatti piene di carboidrati, marmellate formato mignon, uova sode , strapazzate. Il tutto mentre voi state cambiando il pannolino pieno di cacca di vostro figlio. Il che non è proprio il binomio ideale.

Poi la foto della sabbia, del piede sulla sabbia, dell’immancabile mare cristallino, o delle gambe sullo sdraio.

Lasciatemi qui!!! ” non sarebbe una cattiva idea, però li ti ci lascio senza connessione internet

Troppo bello, troppo tutto” e pure troppo spam grazie.

my happy life” e sti caxxi.

Poi le stesse persone finiscono la vacanza, tornano a casa e diventano dei fantasmi del web. Silenzio. Non postano più nulla fino alla prossima vacanza.

Facile fare le foto coi bambini no???

Vogliamo poi parlare delle mamme che postano foto perfette di bambini sistematicamente sorridenti e vestiti di tutto punto. Che magari ci hanno messo tre giorni tre notti e tre litri di sudore per scattare quella foto.

“il mio bambino, troppo bello, troppo bravo” e nel frattempo si iniettano in vena valeriana pura per sopportare lo stress dei terribili due.

Perchè i bambini normali, cioè tutti, i capricci li fanno eccome! E se gli chiedi di mettersi in posa, in quel momento, in quel preciso luogo difficilmente ti diranno di si al primo colpo. E per fare la foto perfetta dovrai barattare ore di cartoni, lego, bambole etc etc.

La categoria che sopporto di meno? Quelli che vanno al ristorante e TUTTE LE SANTE VOLTE postano il piatto. Che le se li avessi davanti direi: “ma mangia che si fredda!” che poi chissenefrega di quello che mangi oggi!

Ma in fondo  perché bisogna far credere a tutti di avere delle vite perfette quando i problemi, i momenti no, di rabbia e tristezza non risparmiano nessuno?

Perché vogliamo far credere che esista solo felicità nella nostra vita? Perché dobbiamo per forza dimostrare di essere migliori?

Poi ci sono io. Io che posto sfoghi, momenti di rabbia e mi lamento sempre. Io che in vacanza la colazione la mangio in fretta non ho tempo di fotografarla perchè mi voglio godere la giornata di mare.

Io che in spiaggia provo a fare le foto, ma poi tanto esco in tutte con la cellulite e allora ci rinuncio.

Io che faccio vedere anche il brutto della quotidianità.

Io che posto tutti i giorni, anche i giorni in cui vedo nero e le lacrime sono li, pronte a fare capolino da un momento all’altro.

Io che sono normale e onestamente non mi interessa nemmeno di mostrare una vita patinata, consapevole del fatto che sarebbe solo una finzione.

Tanto, come dice mia nonna, quando andiamo al bagno facciamo tutti la stessa puzza.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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