Ci sono situazioni che non permettono alle mamme di rientrare a lavoro dopo la maternità.
Possono essere tante le casistiche e non dipendono quasi mai dalla volontà di una mamma che si trova costretta a decisioni estreme.
Se non lo sapete le dimissioni volontarie entro l’anno del bambino sono equiparate alle dimissioni per giusta causa.
Attenzione questo NON vale per mamme dipendenti delle pubbliche amministrazioni
Questo significa che una mamma che lavorava nel privato e che ha deciso di dimettersi entro il compimento del primo anno di vita del proprio bambino ha diritto a percepire l’assegno di disoccupazione (naspi) per un periodo che equivale alla metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni.
L’importo del sussidio è calcolato direttamente dall’inps, e va calando mese per mese come per ogni lavoratore che lo percepisce.
Per tutti i dettagli relativi alla Naspi leggi sul Sito Inps
I passaggi da effettuare per usufruire di questa possibilità sono i seguenti.
- Convalidare le proprie dimissioni presso l’ispettorato del lavoro della propria città. Per l’elenco delle sedi nelle varie città guarda QUI;
- Fare domanda di disoccupazione (Naspi) direttamente sul sito inps se si possiede il pin dispositivo oppure tramite patronato;
- Presentarsi al centro per l’impiego della propria città e seguire il percorso che viene proposto. Per trovare il centro per l’impiego più vicino clicca Qui
Questo diritto non è molto conosciuto, difatti la maggior parte dei caf e dei sindacati non è a conoscenza di questa possibilità.
Io penso che invece sia un aiuto concreto alle madri che sono impossibilitate a rientrare a lavoro nei tempi ristretti che il congedo di maternità concede.
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