Anticipo alle scuole elementari. La mia scelta.

Anticipo alle scuole elementari. La mia scelta

Scrivevo questo articolo un anno fa, quando stavo valutando la possibilità di iscrivere mia figlia alla scuola primaria come anticipataria.

L’ho fatto.

Ho ricevuto una marea di critiche,  quasi tutto il piccolo paese in cui vivo mi ha sparlato alle spalle.

Ho passato tutta l’estate a sentirmi in colpa. Mi sono fustigata con sensi di colpa neanche avessi commesso un reato.

Il primo giorno di scuola ho pianto tutte le lacrime di questo mondo.

E poi? Col senno di poi posso dire che è stata la scelta giusta per mia figlia. Lei è felice, serena e va a scuola volentieri.

L’anticipo scolastico è stato introdotto con la legge 53/2003, che ha ridisegnato il sistema dell’istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole superiori. La possibilità di iscrivere alla prima classe della scuola primaria i bambini di circa cinque anni e mezzo, che compiono i 6 anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento, è stata poi formalizzata con il Decreto legislativo n. 59/2004

Le legge dice che lo posso fare. Che posso iscrivere mia figlia alle scuole elementari con un anno di anticipo.

E’ una scelta personale. E onestamente molto difficile da prendere.

Una scelta che la stragrande maggioranza delle persone critica: “Perché stai togliendo a tua figlia un anno di gioco?”

Questa domanda sarebbe lecita se l’asilo si limitasse ad essere un campo gioco. L’asilo però non è un campo gioco. Svolgono attività propedeutiche alle scuole elementari e al momento mia figlia le sta facendo come tutti gli altri bambini.

Mi dicono che è piccola. Ma mia figlia ha solo un mese in meno rispetto a bambini che sono nati ad esempio a Dicembre. Perché a loro non viene chiesto il posticipo allora?

Che differenza può fare un mese solo? Non sono forse coetanei della mia questi bambini?

Io sono stessa sono nata a Dicembre e quindi ho iniziato le scuole elementari alla stessa età di mia figlia.

E no, non ho avuto traumi ne deficit cognitivi tanto che mi sono laureata a pieni voti e nei tempi stabiliti in matematica.

Ho un’altra cara amica che ai tempi aveva frequentato la primina. Adesso è un medico di tutto rispetto. Se volete leggere un suo articolo eccolo Qui.

Volendo poi sentire l’altra campana, conosco persone nate a Gennaio che non hanno fatto l’anticipo e non sono state felici. Si sono sentite sempre più avanti rispetto ai coetanei e ancora nel mondo della scuola quando avrebbero potuto esserne già fuori.

Scegliere di anticipare l’ingresso alla scuola elementare è una scelta della famiglia. Personale, individuale e non deve essere oggetto di critiche.

Possono essere millemila le ragioni che portano la famiglia a questa decisione.

Ad esempio ci può essere un fattore economico, quando negli asili pubblici non c’è posto per tutti e i genitori si trovano costretti a pagare la retta di un asilo privato. Non tutti se lo possono permettere.

Oppure fattori organizzativi, logistici.

Ma al di là della motivazione io non credo sia la tragedia che vogliono farci credere che sia.

Ricordiamoci che parliamo sempre di bambini che hanno almeno 5 anni e mezzo.

Perché, ripeto, se iniziamo a criticare chi manda in anticipo a scuola i bambini nati a gennaio dovremmo fare lo stesso con chi lo fa con i bambini nati a dicembre.

I bambini di oggi poi sono sottoposti a molti più stimoli rispetto a noi bambini anni 80′.

I tempi sono cambiati. Imparano prima e crescono molto più in fretta.

Anticipare l’istruzione non ha nulla di male.

In un mondo che corre a più non posso essere in vantaggio di un anno rispetto ai suoi compagni può solo agevolarla nella vita. le aziende vogliono gente giovane, e lei sarà sempre più giovane.

Certo nella classe sarà la più piccola e sicuramente attraverserà dei momenti di difficoltà, come tutti i bambini del resto.

Quello che davvero conta secondo me, anticipo o non anticipo, è avere alle spalle una famiglia PRESENTE.

Dei genitori pronti ad ascoltare, aiutare e pronti a prendere i propri figli per mano nell’affrontare le difficoltà.

E in questo, noi siamo pronti.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

2 Risposte a “Anticipo alle scuole elementari. La mia scelta.”

  1. Io penso che la scelta debba essere guidata dal bambino più che dalle esigenze dei genitori. E sì, magari non ha conseguenze sul lungo periodo ma nell’immediato sì. Io sono di dicembre e mi son sempre sentita più piccola, infatti stavo bene con i bimbi più “piccoli” di un anno. Mio marito, gli hanno fatto fare la primina, l’impatto è stato duro… Poi siamo cresiuti bene e laureati con lode entrambi… Ma non è questo il problema. Alcune sensazioni provate alle elementari, ti rimangono dentro. Quindi ripeto, io non ci vedo niente di male nell’anticopare un bambino ma occorre essere prudenti e pensare al bambino, non a fattori economici o organizzativi….

    1. Ciao Elisa,
      trovo estremamente sbagliato affermare che i bambini anticiparati proveranno tutti disagio perché non è detto.
      Ci sono tanti bambini in anno che hanno difficoltà.
      L’età anagrafica non tutto.

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