Il crollo della balconata: addio décolleté.

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La bellezza del décolleté a 18 anni.
La splendore durante la gravidanza. Apprezzamenti da parte di sguardi anche sconosciuti.

La gloria della montata lattea e dell’allattamento.

Poi..la disfatta. 
Il crollo della balconata.

Ciò che prima era ammirato, viene ora sbirciato di sfuggita con in cuore un sentimento di pietà.
 Ecco. L’ho detto. 
Il crollo devastante della mia balconata mi pesa un casino.
 Pesa…più che pesare..non pesano..giacciono.
E come mi ha detto una mia amica una volta la sera me le sfilo e le appoggio sul comodino.
Ricordo ancora il mio primo reggiseno. Un leggerissimo e lieve Sloggi di cotone. Ma a che cavolo serviva?? Ma che vuoi che te sollevi ‘no Sloggi de cotone sottile senza stecche?
Una volta in casa stavo senza …
Una volta…
Tempo fa…
Tanto tempo fa…
Esattamente da prima della nascita del mio primo figlio.
Ora..ma sei matto? Ma MAI POTREI! Prima di tutto sarebbero dei fastidiosi palloncini sgonfi, poi sarei inguardabile…se dovessi passare disgraziatamente davanti ad uno specchio l’urlo di Munch sarebbe un sorriso a confronto della mia faccia.
Il mio eterno amico. Il compagno più fedele. Colui che mi tira su il morale. Colui che mi incoraggia. Colui che mi solleva nei momenti tristi davanti quell’oggetto riflettente la mia immagine… Colui che me le tira su. Colui che fa loro da motivatore e pare dire “più su più su!”. Colui me le solleva.
E la sera lo saluto, lo ringrazio e lo ripongo con cura, lí vicino a me.
Il mio reggiseno. Con stecche. Preformato.

E al mattino sarà lí a guardarmi e a sostener…mi.

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