Il Mio fallimento

 Non so se sono pronta a scrivere questo post. Forse lo sono proprio perchè non lo so.
Quando Livietta è nata la mia più grande gioia e soddisfazione è stata vederla attaccata al mio seno. Ciucciava, ciucciava, ciucciava. Evviva. Non avrei dovuto passare ciò che avevo passato con Claudietto. Ero stata accontentata: il mio desiderio di allattare si stava avverando.
Lo so che ho scritto altri post sull’allattamento, lo so che ho scritto mille volte che un biberon non rende meno madri. Ma dentro di me il sogno di un allattamento esclusivo è sempre rimasto. Forse per una mia completezza di mamma, forse per non sentirmi “meno brava” di chi ci riesce. O semplicemente per dire “ce l’ho fatta”. Nanerottola alla nascita pesava 4kg netti netti, e all’uscita 3.650. Era calata abbastanza. La glicemia era a posto (essendo io insulinoresistente è stata sempre monitorata per evitare l’ipoglicemia), ma aveva spesso fame: del resto la sua mole richiedeva latte e biscotti fin da subito!<br />Ma era una gioia vedere la mia Ventosetta appiccicata a me…
Con che vigore stava lì e tirava tirava tirava.
Nanerottolo si attaccava malissimo. E a forza di staccarlo e riattaccarlo si incazzava e rifiutò il seno dopo 4 giorni. E dopo 1 mese di tentativi, di pianti, di testate..magicamente si riattaccò.
Nanerottola si attaccava, e mai l’avrei staccata, anche se vedevo che a volte non mangiava veramente. Così dopo pochi giorni avevo dei tagli infernali. Lei in bocca sangue e latte. Ma mica mi sono arresa!! NO! Ho preso i dischetti Idrogel Chicco. Una manna!! Davvero! Li straconsiglio per le ragadi. Sono subito guarita e allattavo, allattavo…
A pranzo, a cena, a tavola, in sala, in camera da letto, in bagno…
Nanerottolo non era molto molto contento della questione sorellina-attaccata-allamamma-praticamente nonstop, ma se ne faceva una ragione. Il problema si poneva quando dovevo andare a prenderlo all’asilo e al pomeriggio quando eravamo soli noi 3…
E la notte!! Oddio..ventosetta di nome e di fatto di notte ogni 3 ore piangeva per ciucciare. Io uno zoombie. Gestire il pomeriggio dei cuccioli con testa presente era un dramma. Ho iniziato l’aggiunta almeno di notte! Ma la situazione non cambiava.
Nel frattempo avevo la febbre. Dopo neanche una settimana dal parto hanno iniziato ad assalirmi improvvisamente brividi di freddo e tremori in tutto il corpo. Paralizzata. Veramente! Non riuscivo neanche a parlare da quanto tremavo.
E ho iniziato e prendere gli antinfiammatori per cercare di stare meglio. E tachipirina.
Ma i tremori mi assalivano ovunque. E ho smesso di uscire per paura di trovarmi a stare male in macchina o in luoghi in cui non sarei potuta tornare subito a casa.
Una mattina Claudio è arrivato nel lettone. Ha pianto perchè stavo male e diceva “Mamma ma poi guarisci?Mamma ma poi non vai di nuovo in ospedale? Mamma ma è Livia che ti fa stare male?”. No amore mio, non è colpa della sorellina. E’ colpa mia che sono una mezza sega!
Iniziò il dolore al seno. Rossore. Come fuoco! E non so se per il dolore e il mio modo di irrigidirmi o perchè natura decide, Piccolina iniziava a rifiutare il seno dolente.
Sono stata 3 volte in ospedale. L’ingorgo cresceva. Il dolore non ve lo descrivo. Febbre. Spugnature. Mi lavavo con acqua calda, calda e fredda, attaccavo il tiralatte, avviavo uscita latte e poi attaccavo la Piccolina. Un pò andava meglio, ma la febbre zero! Non scendeva!
Inesorabilmente quella parola: mastite.
Mi è stato spiegato che tenendo sempre attaccata la piccola lei non mangiava sempre, ma stimolava senza mangiare. Ma non è così che aumenta il latte???!!!!
Quindi antibiotico. E Livietta a 3 settimane di vita si ciucciava latte farcito con tachipirina, ibuprofene e amoxicillina. Deve essere stato proprio buono eh???
E io? Io ero triste. Stavo malissimo. Chiusa in casa. Cercavo di sorridere ai miei bimbi ma non ci riuscivo sempre. E gonfia..gonfia..gonfissima! Ho chiamato preoccupata il mio super endocrinologo: “A qualcuna capita che la prolattina faccia lo scherzo di far gonfiare mani e piedi come palloncini.”. E ovviamente io faccio parte di quella schiera di fortunate. Non potevo far parte della schiera di quelle che dimagriscono? No, di quelle che lievitano.
E stavo male, febbre, tremori, gonfiori, un male al seno assurdo. Non riuscivo a prendere in braccio nè la piccola nè il grande. Se solo mi sfioravo mi veniva l’istinto di darmi un pugno in faccia da sola!
Ho chiamato la ginecologa. C’è una sola alternativa: tenere sempre attaccata la bimba e staccarla quando non mangiava o interrompere l’allattamento.
Non ho voluto prendere la decisione nel momento in cui stavo così male, sarebbe stato ovvio decidere per la seconda ipotesi.
Allora ho aspettato altri 4 giorni.
Ogni volta che l’attaccavo piangevo. Ma non più per il male, ma perchè sapevo che era vicina l’ultima volta in cui l’avrei fatto.Una mia amica mi ha detto ” Non ti arrendere! Togli l’aggiunta, lasciala attaccata quando piange. E’ una figata! Loro si regolano da soli. E’ questo il bello”. Figata? Per me era una tragedia!!!
Dopo 4 giorni, una mattina, come sempre, l’ho presa, l’ho allattata e le ho spiegato che la mamma non ce la faceva, che forse l’allattamento non è fatto per me.
E appena ho finito ho preso quella mezza pillolina, per due giorni.
E il latte se n’è andato.
Lasciando un grande vuoto.

Ora Livietta ha quasi due mesi, e ancora soffro.
Ma stavo male. Troppo. Non riuscivo a stare male ed essere felice.
Mi sono arresa. Ho fallito.

Ho bisogno anche di credere di non aver fallito.
Guardo la Pirchipetola e vedo che è felice, sorride tantissimo. Solo io le do biberon e qualche volta il papà. Voglio allattarla così. Dorme 9 ore per notte. Mangia 5 volte al giorno. E’ perfetta negli orari. Ormai sa anche lei quando è ora. E appena le metto il bavaglino sorride.
Claudio è sereno. Sa che in 10 minuti la sorellina mangia. E viene lì, la bacia, e le dice “Livietta bevi che così cresci e giochiamo insieme.”

Ho fallito?
Non sono evidentemente fatta per allattare. Io senza orari, senza regole, senza una routine sclero. E’ il mio limite.

E da qui metto un punto. E vado avanti.
E aspetto che mi dica mamma.
Perchè comunque resto la loro mamma, la sua mamma.
Anche se non l’ho allattata.

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14 commenti su “Il Mio fallimento

  1. Posto questo commento che mi è stato scritto sulla pagine di Fb per 2 motivi: Il primo è che mi dà tanta forza! Il secondo è perchè è stato scritto da un uomo, segno che anche loro devono poter vivere il momento dell'allattamento come la mamma. "Mi è dispiaciuto leggere questo post…sia perché mi intristisce pensarti in lacrime, sia perché ti autocolpevolizzi troppo…hai fatto tutto il possibile, anzi di più…Fallimento? io non penso proprio!!!!! sei una madre meravigliosa! la tua generosità e la tua sensibilità (fuori dal comune) ti fanno pensare che sia un fallimento, ma non è assolutamente così…senz'altro non posso entrare nelle dinamiche dell'allattamento perché non sono né donna né mamma e posso capire quanto sia importante per una donna/mamma allattare dal seno. Ma se non è possibile, pazienza. Sarai lo stesso una splendida mamma! guai, però, a darti della fallita!!! io non lo posso accettare da te!!!! un abbraccio forte!

  2. Intanto ti abbraccio anch'io.La Purulla compie oggi otto mesi e la allatto ancora. 3-4 volte al giorno.Pochi giorni fa mi è stato detto che solo gli zingari allattano i figli così a lungo…All'inizio è stata dura, molto dura: anche 14 poppate in 24 ore. Persino l'ostetrica, tettalebana, mi ha consigliato di diradare un po'.Ho avuto fortuna, niente ingorghi né altri problemi, la bimba si è attestata su 8 pasti quando aveva due mesi. Tuttora mangia anche di notte… Ma finché va bene a me e a lei continuerò. L'allattamento i primi tempi cmq è una gran rottura di palle, scusate il francesismo… e poi è una moda, io e praticamente tutti i miei coetanei siamo cresciuti benissimo col LA.Un bacio, Livia è meravigliosa e l'amore non passa dalle tette 🙂

  3. Anonimo il said:

    sinceramente non capisco quale sia il problema,bisogna non lasciarsi influenzare da ciò che ti dicono gli altri, e farsi guidare dal proprio istinto nella ricerca del benessere nostro, che è la porta per il benessere dei nostri figli.Io ho allattato il mio primo figlio fino a quattro mesi e mezzo (quando, nonostante il parere contrario del pediatra – uomo! – ho deciso che non ce la facevo più); il mio secondo figlio ha DECISO DI NON VOLERE IL LATTE MATERNO, rifuitandolo fin dal primo momento. Posso dire la verità? Non mi è affatto dispiaciuto perchè, a parte l'aggravio economico (il latte artificiale costa tanto!) il vantaggio fisico per me è stato straordinario. E sono convinta che in quel momento sono stata una mamma migliore.

  4. "piccola"… io non ti conosco direttamente, ma ti leggo da mesi e da mesi mi emozioni, mi fai ridere, mi fai riflettere… stasera mi hai fatta commuovere.non è mai un fallimento, soprattutto non lo è quando è una problematica seria come la mastite a rendere necessari provvedimenti drastici.Non sei tu ad aver fallito, ed è certo che tu sei la mamma di Livia, come lo sei di Claudio. Hai dato loro la vita dopo averli tenuti in grembo per tutta la gravidanza, e solo noi mamme sappiamo quanto intenso e viscerale sia il legame che si crea con i nostri cuccioli, che si alimentano da noi fin da dentro il pancione. I nostri cuccioli, partoriti con "dolore", ma sopratutto con amore, con intensità, con tutto il corpo e l'anima. E si continuano a nutrire di tutto il calore, l'amore, il contatto e il "nutrimento" che solo noi possiamo dargli, e che non necessariamente passa solo attraverso il latte.L'allattamento al seno è una meraviglia, ma questo non significa che sia l'unico modo per amare i nostri bimbi, e soprattutto se le circostanze impongono di sospenderlo non significa che si è fallito.Significa che sei molto più "utile" e positiva per i tuoi bimbi così, con meno dolori, con più forze, nelle condizioni fisiche e mentali necessarie per poterli accudire, giocare con loro, tenerli in braccio, sorridergli e crescre insieme a loro.Io posso solo immaginare quanto male ci si possa sentire a dover interrompere, ma credo che in nessun caso accanirsi su un principio sia salutare, nè faccia bene a nessuno. E allora, per quanto banale possa semnbrarti, non ti dico di non pensarci più, ma semmai di non perderti tutto il resto dell'avventura. E che tutto il viaggio comprende un sacco di cose, che adesso sicuramente puoi godere più e meglio, con entrambi i tuoi cuccioli, che si nutriranno dell'immenso amore che hai per loro.Anche se non ti conosco, credo che tu sia una veramente forte, e che abbia risorse e ricchezze immense da donare loro. Il latte sarebbe stata una delle tante, importantissima e grandissima, ma non l'unica…Hai allattato Livia con tutte le tue forze, sfidando la salute finchè hai potuto. Accanirsi ulteriormente avrebbe significato rischiare di privarla di tante altre cose fondamentali (forse anche più del latte) per la sua crescita, in testa a tutte la tua serenità…. Cerca di guardare i suoi occhi e perderti nella meraviglia della sua crescita… l'avventura è ancora solo all'inizio !Ti abbraccio con un calore sincero, di una persona che pur non conoscendoti, è mamma insieme a te, e conosce la forza di certe emozioni, bisogni, desideri, contatti e legami…

  5. Cara Paola, so che noi donne (specie le mamme!) tendiamo a soffrire d sensi d colpa (xkè se non ne soffri 6 un egoista, un'individualista e quant'altro..mentre se NON ne soffre un uomo vuol dire che "ha un sano amor proprio"…ma non divaghiamo…) e che le campagne d promozione all'allattamento degli ultimi anni c influenzano molto.. Certo, qs ultime sono molto utili ad incentivare l'allattamento naturale, a contrastare la speculazione economica dei produttori d latte artificiale ecc.. Però a fronte dell'intento che hanno d dare alle donne fiducia in sè stesse necessaria per riuscire ad allattare con costanza e per tutto il tempo necessario, d'altra parte le donne che non c riescono, per un motivo e per l'altro, non è giusto vengano colpevolizzate (dagli altri ma tantomeno da sè stesse!).. e questo vale anche x quelle che non c riescono fin dai primi tentativi.. In fondo, come diceva una delle ostetriche che stimo d + xkè molto pragmatica, "è meglio una madre serena che allatta artificialmente, d una madre esaurita xkè in difficoltà (sia x l'allattamento che x altre problematiche).." Da quello che scrivi e x quello che t conosco, mi sembri una madre così affettuosa, premurosa e attenta che non devi preoccuparti che il rapporto con tua figlia sia compromesso solo xkè non la allatti + al seno: specie se vedi che cresce bene ed è serena, come lo siete anche voi ora che avete cmq superato un problema. C saranno sicuramente milioni d altre belle cose che potrete condividere e che renderanno il vostro rapporto super-speciale! E t dico queste cose a livello istintivo, visto che mi sto affacciando ora alla mia prima esperienza d maternità.. t posso dire solo che i tuoi suggerimenti mi hanno fatto scoprire realtà che non consocevo, e così spero d poter ricambiare anche solo con qke parolina che mi viene dal cuore.. Coraggio e avanti tutta che 6 pur sempre una super-mamma! ^_^

  6. Martina il said:

    Allattare e' bello, faticoso e "giusto" socialmente. Ma chi se ne frega? Allattare non fa una mamma. Come hai sempre detto anche tu, godiamo del progresso, che ti consente di nutrire Livia in modo corretto, anche senza tette. E vedrai che lei non sentira' mai la mancanza della tetta perche' ricevera' affetto allo stesso modo, anzi, magari un po' di piu' visto che tu sei cosi' dispiaciuta 😉 E pensa che le circostanze lasciano anche a Max una possibilita' in piu' per godersi Livia da vicino, il che non e' poco per una femmina, te lo assicuro, da qui che siamo in pieno complesso di Edipo ;-)un abbraccio

  7. Stefania il said:

    Il primo istinto è quello di abbracciarti forte. Il secondo di dirti che non è un fallimento. Il terzo di dirti che ti capisco. Ho allattato la pirchipetola per i primi 5 mesi di vita, ma mangiava poco ed io ero schizzata per altre questioni che già conosci. Dico che ti capisco perchè ai corsi preparto ci hanno infarcito di idee sulla "donna-mamma": è quella che non chiede l'epidurale ma vive il dolore come un momento di crescita, è quella che si oppone al cesareo con tutte le sue forze perchè è "innaturale" e perchè…perchè..perchè… Fabrizia è nata col cesareo dopo 15 ore di dolori, non l'ho scelto, è stato necessario ma quando me lo hanno comunicato ho ringraziato Iddio…tremavo, tremavo, tremavo dai dolori da ossictocina, non mi sono goduta nemmeno un attimo di quella che dicono essere l'esperienza che ti fa DONNA completa. Sono stata a lungo molto scontenta di me stessa: non l'ho messa al mondo io, mi dicevo…l'hanno fatto degli estranei. Forse anche io non ho del tutto fatto pace con questo aspetto della mia maternità, perciò dico che ti capisco. Poi la guardo, la sento dire "mamma", la vedo che mi sorride, mi cerca, mi prende la mano perchè l'accompagni ad esplorare qualche nuova cosa….e mi dico che nonostante tutti gli intoppi che hanno da subito caratterizzato il nostro percorso insieme, lei sente che la mamma c'è e che la ama. Livia lo sa, le nostre bimbe sono molto più "avant!" di noi….sa benissimo che la sua mamma l'ha desiderata fortemente, l'ha custodita ed ha creato- insieme a Super Max Eroe- il miglior ambiente possibile per accoglierla ( vedi come ha reagito Claudio…te ne ha addirittura chiesto un altro di fratellino!!!).I fallimenti sono un'altra cosa, forse li sperimenteremo quando avranno 15 anni e ci manderanno a quel paese…ma abbiamo tempo per imparare ad incassare! Intanto godiamocele che, come disse una mia amica, "Il passo dal biberon a youtube…è un attimo";)

  8. Leggendo questo post mi sembrava di leggere la mia storia (con qualche dettaglio in più o in meno, ma poco conta). Il problema è che al giorno d'oggi vige un po' un'estremizzazione della promozione dell'allattamento al seno, per cui chi ha smesso non per propria scelta ma per problemi oggettivi viene fatto sentire "inferiore". E si sta male quando alla domanda "lo allatti tu ?" e alla risposta "no", si viene accolte con un "ah…" di sufficienza. E poi fa male leggere tutti quegli articoli dove scrivono che i bambini allattati al seno sono in media più intelligenti/più sani/"più" in tutto… Perchè pur avendocela messa tutta non siamo riuscite a dare il meglio ai nostri piccoli. Ecco, questo è il problema.

  9. Sei molto piùMamma di molte altre….Ho conosciuto un mamma che mi hanno detto che dopo aver provato ad allattare x una settimana non ne poteva più usando il termine .. Che p@lle … E anche altre che non desideravano affatto allattare il proprio figlio xche era un sacrificio troppo grande x loro…come fai a usare il termine fallita…sei stata al contrario forte a sostenere quei dolori pur di provarci… Premetto che quando aspettavo il mio bimbo che ora ha 12 mesi desideravo moltissimo allattare e avevo molte paure che qcosa potesse andare storto … E infatti è stato… X piccoli problemi di salute alla nascita il mio bimbo non si attaccava bene ed io non ho avuto la montata lattea avevo davvero poco latte e quindi davo quasi completamente le giunte di latte artif con doppia pesata… Ho cominciato a tifare il latte col tiralatte e piano piano il latte è arrivato ma il mio bimbo aveva coliche fortissime fino ai 6 mesi giorno e notte e trovare il tempo di tirare il latte era difficile … Ho avuto un ingorgo quasi subito e l'ho trovato molto doloroso non oso pensare che dolori potessi avere tu con la mastite… Mi sono rivolta ad una ostetrica ad un Gine e tutti mi hanno detto di smettere anche mio marito insisteva… Ma io ero determinata a continuareora sono passati 12 mesi e mezzo dalla nascita del mio bimbo e ancora lo allatto usando il tiralatte è stato faticoso ma lo rifarei…Capisco la tua determinazione e il tuo gran desiderio di allattare e penso che hai fatto più di quello che potevi fare Un conto è fare dei sacrifici x allattare un conto è stare tanto male di salute a tal punto da non poter stare vicino ai propri figli Proprio ora che hai smesso di allattare puoi goderti appieno i tuoi bimbi e pensare quanto è bello vederli sereni e felici Un abbraccioSara

  10. Anonimo il said:

    piacere di conoscerti e…concordo alla grande con quanto dice Silvia qui sopra. Non so se può bastare la consolazione di non essere la sola passata dalla vicenda che hai appena raccontato, ma devo dire che non sei, anzi, non siamo sole, anzi.. io non ho avuto mastite o ingorghi, il latte è arrivato che ero ancora in ospedale e ne avevo molto, ma era il mio piccolo ciccione a non succhiare.. alla dimissione era calato di 400gr senza recuperare, ma non mi sono arresa a dare l'aggiunta. anch'io mi ero ripromessa di allattare, allattare, allattare, fino a 6, 12 mesi, finchè ne avrei avuto. invece 15 giorni dopo la sua nascita ho DOVUTO dargli quel biberon. di artificiale, perchè il mio ormai si stava esaurendo.. tiravo tiravo tiravo col tiralatte, ma non ricavavo nulla ormai.. visto che lui quando si attaccava dormiva.. un minuto prima piangeva di fame, fame e fame e appena si attaccava dormiva, questo dormiglione. ma ormai era un circolo vizioso: meno mangiava, più si indeboliva, più non aveva forze per succhiare e dormiva.. ho dovuto dargli quel latte pronto e facile all'uso, per lui.. io ci ho messo non so quanto tempo, anzi, credo di non aver ancora del tutto mandato giù, e la parola che mi rifrulla sempre nella testa quando ci penso è fallita, come madre, fallita nella sola unica cosa importante che dovevo fare per lui. però ora i miei pensieri stanno cambiando. sono abbonata ad alcune riviste per neomamme e bimbi, e ogni due pagine almeno c'è qualcosa che fa riferimento all'allattamento esclusivo al seno. ma è scritto anche sullo stesso latte artificiale. e ora quando lo leggo non mi colpevolizzo più e li mando a quel paese. Perchè il mio Edoardo è cresciuto lo stesso, è uno splendore, sta benissimo ed è anche avanti rispetto la sua "età" … e anche se non consapevolmente quando dice "mam- ma- ma- mma" non so pensare più a niente di brutto e doloroso e so che per lui sarò sempre importante.Non nego che la paura torna quando con mio marito parliamo di quando forse un giorno gli daremo un fratellino o sorellina. sono convinta che avrò il mio riscatto, che la prossima volta non fallirò, e forse forse il desiderio di un altra gravidanza è per avere la mia seconda possibilità con l'allattamento. ma non so se sarò così fortunata. forse sono destinata a non poter allattare… ma chissene!l'amore che ho da dare e la mia cura per loro credo siano la cosa fondamentale. dargli una famiglia, dei valori, crescerli sereni.. quasto è il compito di una mamma.. non si ricorderanno se erano allattati al seno o mangiavano dal biberon. si ricorderanno invece dei nostri abbracci consolatori quando avranno paura e del divertimento durante i nostri giochi..

  11. GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Ci credete che mi rileggo i vostri commenti e mi sento molto meglio? Mi commuovo, ve lo giuro! Mi fate sentire meno sfigata, mi fate sentire non più sola. Vi adoro! E' bello non sentirsi sole in questi momenti. Grazie davvero. Ora ho una certezza in più: non sono sola!

  12. Anonimo il said:

    Ciao..voglio ribadirti anche io che non sei una fallita..anzi, dalle tue parole si capisce che 6 una mamma splendida.Anche io ho avuto una bruttissima esperienza con l'allattamento:ho avuto la mastite dopo circa 1 mese e 1/2 dalla nascita del mio bimbo, lui si attaccava poverino..era anche bravo..ma evidentemente qualcosa non andava. Io poi ho trascurato l'ingorgo che mi era venuto..quindi sono dovuta passare al latte artificiale e ti dirò non mi è dispiaciuto molto.Mi riconosco molto nelle tue parole..anche io non riesco a non avere orari e regole ma sono fatta così.Comunque, non è finita quà..tornando alla odiatissima mastite, era ormai troppo infetta, infatti mi è venuto un ascesso..in pratica avevo un buco sul seno che sembrava mi avessero sparato! Non ti dico i dolori e soprattutto la preoccupazione che questo buco non si chiudesse..poi piano piano andando avanti e indietro dall'ospedale per le medicazioni tutto si è risolto..ovvio un piccolo segnetto c'è ancora..Per questo ho già deciso che non allatterò il secondo, lo so è una scelta egoistica, ma allattare non fa x me..poi un buchetto da una parte mi basta e avanza!Anche il mio bimbo è cresciuto sanissimo..ora a 16 mesi e non ha mai avuto nulla..x cui sono contenta così, io sono serena e lui pure..stop. Dei giudizi non me ne curo e non mi sento affatto fallita e nenache tu devi!Un abbraccio

  13. Gianna il said:

    Bello il post e belli i commenti (che brave lettrici!).Credo sarà molto utile alle mamme con la stessa o simile esperienza!

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