3a PARTE: ORA TOCCA ALLA BORSA DEL CUCCIOLO IN ARRIVO

Ciao a tutte e tutti!
Ma i papà leggono il mio blog???? Chissà…

Quando iniziai a preparare i sacchetti per l’ospedale scrivendo il nome di Claudio piansi; ho pianto tanto, la tensione, la paura, le emozioni che mi stavano travolgendo…vedere il suo nome scritto realmente per la prima volta mi ha fatto crollare. E già so che mi capiterà lo stesso con la cucciola Livia (vi piace il nome?).

BORSA CUCCIOLANDIA

L’elenco delle cose da portare varia a seconda dell’ospedale dove sceglierete di partorire e a seconda della stagione.
Ho partorito a San Bonifacio (Vr) e vi racconterò prossimamente la bellissima esperienza …
All’epoca a Vicenza non chiedevano i vestiti per il neonato, ma solo quelli per l’uscita dall’ospedale; a Thiene bastava andare in reparto e avevano lista indumenti per le future mamme e neonati. A Thiene erano abbastanza rigidi, quando avevo chiesto mi avevano risposto seccamente di portare scrupolosamente ciò che avevano indicato nella lista.<br />L’ospedale civile di San Bonifacio è ospedale amico dei bambini dell’Unicef e non è una certificazione che hanno in molti ospedali: l’interesse primario è per il bambino, per il suo benessere e per l’attaccamento alla mamma. Questo ha delle conseguenze molto importanti, tra cui:
– l’uso di indumenti della famiglia: l’olfatto è un senso molto importante per i cuccioli appena nati, e indossare i vestiti che hanno il profumo del detersivo della mamma, lo stesso che sentirà sulla vostra camicia da notte e che sentirà rientrato a casa, dà sicurezza al cucciolo appena nato.
– vestire il mio piccolo con ciò che abbiamo scelto insieme io e il papà mi ha dato la sensazione che fosse il nostro cucciolo…
– non ci sono imposizioni su cosa portare in ospedale, ma solo delle indicazioni, che poi ogni mamma e papà potranno gestire come meglio credono.

Claudio è nato e fine maggio 2008; il tempo non era bellissimo, anzi, diluviava.
I neonati quando nascono, indipendentemente dalla stagione hanno la temperatura corporea che richiede calore, è dunque consigliata almeno per i primi giorni la ciniglia (d’inverno tutina di ciniglia + giacchino).

I miei 5 sacchetti avevavo all’interno:
– tutina di ciniglia
– body maniche lunghe di cotone (solo maniche lunghe per i primi 2 giorni, mentre negli altri 3 avevo messo sia lunghe che corte, ma poi ho usato le lunghe xchè faceva freddino…)
– calzini senza elastico (sono ottimi quelli di kiabi di spugna da mettere sopra la tutina, solo per non far spostare la tutina e ternere al caldo i piedini; tra l’altro da kiabi i prezzi sono ottimi e la qualità, seppur non altissma, è buona)
– cappellino di cotone/ciniglia

Avevo portato 5 sacchetti perchè di solito in ospedale si sta 3 giorni, ma in caso di cesareo 5, e cmq avere un cambio in + non guasta. Avevo anche portato 2 tutine di cotone leggero in caso di caldo, e infatti ne ho usata 1 al terzo giorno prima di vestirlo per l’uscita con dei pantaloni semi imbottiti e giacchino pesantuccio di cotone perchè non faceva di certo caldo.

L’ospedale mi ha chiesto una copertina misura carrozzina per avvolgere il neonato appena nato. Un tempo si usava fasciare i neonati per dare la sensazione di protezione, come per ricordare loro il calore della pancia della mamma. Ora non si usa + fasciare i neonati, ma in ospedale mi avevano spiegato che mettere una coperta ben avvolgente intorno al neonato gli dà sicurezza, e in + vale lo stesso discorso dell’odore dei vestiti: usciti dall’ospedale la copertina deve rimanere la stessa anche a casa per i primi giorni.
Mia mamma mi aveva fatto a mano una bellissima coperta di lana, morbidissima e apposta per neonati, ma Claudio se la ciucciava e mangiava i seppur piccoli peletti della lana. Quindi stavolta porterò una coperta in ciniglia, credo sia + pratica.

AGGIUNGETE:
– dei piccoli asciugamani (perfetti sono quelli bianchi ikea con laccetto colorato) che vi serviranno sia per asciugare il cucciolo, sia per parare eventuali rigurgiti del piccolo esorcista che (chi è al primo parto non lo sa…) sta per impossessarsi del nano appena nato.
– dei teli usa e getta (a buon prezzo ci sono quelli da Io Bimbo di marca Io Bimbo; trovate anche quelli di marca Fissan sempre da Io Bimbo o similari) comodi per cambiare igienicamente il cucciolo.
– NON DIMENTICATE LA PEZZETTA DELLA NANNA CON CUI LA MAMMA HA DORMITO PER UN PAIO DI SETTIMANE, e fatela toccare al piccolo. Io accarezzavo con un lembo il viso di Claudio e si calmava subito: Augh resta tutt’ora il suo compagno della nanna e delle situazioni-paura (pediatra, ecc…)
– Livia avrà l’orsetto Tummy Sleep (gentilmente in arrivo da NYC con zia Betta e zio Andrea), quindi lo porterò con me in ospedale, visto che nei siti è consigliato di avvicinarlo al neonato fin dal primo giorno.
– A San Bonifacio non sostengono l’uso nè di ciucci nè di paracapezzoli. Qdo Claudio è nato si ciucciava il dito e l’unghietta in poche ore era diventata molle e rossa. Mi sono quindi fatta portare il ciuccio in ospedale da mio marito. Ovviamente le puericultrici non potevano dirmi nulla! Ci mancherebbe..con mio figlio faccio ciò che voglio! Con Livia porterò un ciuccio Nuk, non si sa mai, sperando non si ciucci il dito (anche se nell’ecografia ha già il dito in bocca…). Nel caso portatevi anche un pò di soluzione per sterilizzarlo, visto che l’ospedale di San Bonifacio non ve lo sterilizzerà.
A Thiene so che danno sia ciuccio (gommotto Chicco) che paracapezzoli.
Non porterò paracapezzoli in ospedale, ma se siete al primo parto potrebbe aiutarvi; poi dovreste cercare di eliminarli per non far abituare il piccolo ad un capezzolo di plastica…ma ne parlerò in seguito (se siete interessate chiedetemi informazioni su marche, uso, ecc…).

Ora tocca al BEAUTY CUCCIOLOSO, ma ne parlerò nel prossimo post.

Se avete domande o  suggerimenti da fare vi aspetto nei commenti, vi risponderò nell’immediato!!

Mammamodellobase passa e chiude!

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