Dare per scontato

Dare per scontato

Non facciamolo mai!

 

dare per contato

 

Cari mariti e papà dei nostri pargoli, inizio da voi…!

 Non date per scontato ciò che fa una mamma, non fatelo mai!

Non pensate che perchè avete lavorato, una volta tornati a casa, quelli stanchi siate solo voi perchè una mamma è sicuramente più stanca di voi! Non importa quale lavoro facciate, non importa per quante ore… una mamma lavora full time, ma che più full non si può! C’è la stanchezza mentale, quella fisica, quella dei nervi che i figli ti sfilettano uno ad uno, la stanchezza di avere 300 occhi e orecchie ovunque, la stanchezza emotiva, il sonno e la responsabilità assolutamente fissa che abbiamo sui piccoli di casa… ne volete altre?

Non date scontato che la casa sia compito totalmente suo, non date per scontato il frigo pieno e la cena pronta, i figli puliti e sistemati, i giochi a posto, le loro unghie tagliate, la roba stesa ad asciugare, il quadro nuovo sopra al divano, il letto fatto e le lenzuola pulite.

Una donna non è schiava della casa.

Una donna si occupa della casa, ma in casa ci siete anche voi!

Una mamma è responsabile dei figli, ma lo siete anche voi!

Non date per scontato che siccome è la donna a partorire (Eva… pure tu… potevi mangiarti un kiwi invece che quella belin di mela eh!) non vada premiata per lungo, lunghissimo tempo… non ti stupire se si aspetterà un regalo coi fiocchi mentre sul letto dell’ospedale con la Bernarda dolorante, ti porgerà un fagottino minuscolo. Il regalo è il minimo che tu possa fare per dirle grazie per aver fatto da incubatrice umana a un tuo semino che tu hai messo lì al sicuro e hai ripreso sotto forma di neonato 9 mesi dopo… non lo ha portato il corriere Bartolini sai?

E non dire che tu però l’hai sopportata perchè se vuoi provare ad essere incinto ti si può sempre legare un’anguria sui 3 kg alla pancia, farti avere sbalzi d’umore fantozziani, darti dell’Imodium per non farti andare in bagno per giorni e giorni, farti bere 4 litri d’acqua per farti fare pipì ogni 12 minuti, levarti tutti i cibi proibiti e gli alcolici (sì, anche la tua cara e scontata birretta davanti alla partita di Champions), metterti del filo spinato intorno ai capezzoli, darti due mazzate in testa per farti venire l’emicrania (eh no, il Moment non lo puoi prendere) e quant’altro noi “subiamo” mentre tu hai il tuo semino in cassaforte nell’utero altrui e ti lamenti perchè siamo sclerotiche… Proprio tu, che quando hai 36.9 pensi di avere la febbre alta e a 37.5 chiami il prete per l’Estrema Unzione!

Se vostra moglie si sistema e si veste bene… che sia una volta o sempre, …eccheccapperoooo diteglielo!!! Date aria alla bocca con un senso ogni tanto!  Fatele vedere che lo avete notato! Se passa la bellona per strada vi girate, quindi gli occhi li avete non solo per vedere un fuorigioco!

Se vostra moglie cucina per 2 ore per fare un piatto buono buono, fatele due complimenti! Sennò poi finite a pasta in bianco e uovo sodo e pedalare!

Ma cari nonni ce n’è anche per voi! 

Care nonne, non date per scontato che una mamma non debba sclerare… perchè voi forse avete rimosso quanto scleravate voi!

Voi potevate ricorrere alla ciabatta ninja roteante e volante, al mestolo o a qualsivoglia oggetto avevate per le mani… a quei tempi era lecito! Se noi ora osiamo solo dare uno sculaccione, magari sul pannolino 8 strati superassorbente con tre kg di ovatta dentro, ci bussano in casa gli assistenti sociali, perchè ora uno sculaccione è maltrattamento e sembra dover condannare il bambino a sedute infinite di psicoterapia da adulto!

Non date per scontato che una neo mamma voglia una folla di parenti all’ospedale o a casa dopo il parto. Non per tutte è così.

Non date per scontato che non vi si urli di lavarvi le mani prima di prendere un neonato e quando rispondete “sono pulite” ricordatevi di quante volte facevate lavare a noi le mani anche solo per mangiare un budino col cucchiaino! E se nostro nonno leccava il cucchiaino, ce lo cambiavate, quindi fate uguale anche voi!

Non nascondetevi dietro al “lo abbiamo fatto tutti” o al “io figli ne avevo 4“, perchè erano altri tempi.

Solo il fatto che ora devi girare col seggiolino auto fino all’adolescenza del ragazzino è già un ostacolo nello spostamento, cosa a cui non rinunciamo comunque. Giusto eh… la questione sicurezza è una cosa seria, ma tu non “caricavi e scaricavi” 10 volte al giorno uno, due o tre bambini giù dal beato seggiolino, legandoli ogni volta con meccanismi da ingegnere meccanico, stringendo o allargando le cinghie in base allo spessore della giacca, il passeggino, la spesa e cazzi e mazzi! Tu magari andavi a piedi dal verduraio sotto casa e voilà la spesa era fatta! Non stavi a cercare parcheggio millemila minuti per poi accorgerti che l’unico parcheggio disponibile è stroppo stretto per spalancare la portiera, farci passare le tue chiappe più o meno tornite e poter slegare uno ad uno i bambini!

Non dite “poverino” se sgridiamo la prole o alziamo la voce… i vostri urli, tempo addietro facevano impallidire pure Tarzan e c’era pure da schivare la ciabatta volante se entro il due del “conto fino tre” non avevamo ubbidito!

Non idolatrate un papà che da una mano, che sia vostro figlio o vostro genero…. perchè la casa e i bambini sono pure suoi…. e se tuo marito non faceva una cippa se non “mercoledì di coppa, aglio, olio e peperoncino e rutto libero”… è perchè erano altri tempi e se tu stavi a casa con le creature non eri definita mantenuta, ma donna di casa!

Non arricciare il naso se quando il bambino ha la tosse il pediatra non corre a casa nostra a dargli un antibiotico… perchè ora il pediatra è già tanto se ti considera su appuntamento per una semplice tosse… figuriamoci se viene a casa!

E non dire “poverino ha fame” porgendogli una tavolozza di cioccalata ai quattro colori con nocciole da kg… perchè noi ti dovevamo pregare per un ovetto Kinder, la merenda era pane e pomodoro e se non la volevamo… pedalare!

Cari nonni (uomini) invece fatevene una ragione… un uomo che cambia un pannolino non perde virilità!

Il mondo è cambiato, si è evoluto… si è constatata una grande novità… i figli sono 50% mamma e 50% papà! No, non svenite… lo so che voi pensavate che fosse roba solo materna, così come quello strano strumento chiamato lavatrice che mastica i vestiti divisi per colore e li risputa asciutti, puliti e piegati nei vostri cassetti!

Così come quello strumento chiamato cucina… che credevate un grande, gigantesco Bimby che cucinasse magicamente per voi!

Un tempo eravate esenti da tutto ciò perchè andavate a caccia dopo esservi creati armi di pietra scolpita a mano per procurare la cena per la famiglia e magari stavate fuori giorno e notte in mezzo ai T-rex per portare a casa una bistecca di brontosauro… ora avete difficoltà pure a trovare un cartone di latte parzialmente scremato tra gli scaffali dell’Esselunga… fate poco i furbi dai, che questa storia non regge più!

Un uomo che si leva il piatto davanti dopo i pasti, che sa cucinare, che magari sappia far la spesa (anche se la lista in ordine preciso di corridoio in base al supermercato, la facciamo noi), che cambia pannolini e imbocca il proprio figlio… oggi è un UOMO normale. Non è stato rapito dagli alieni di Urano e riprogrammato da cattivissime aliene donne che lo hanno schiavizzato… Anche perchè se così fosse, gli faremmo spiegare anche dove si trovano i vestiti dei figli e gli faremmo capire che gli abbinamenti di colori sono gli stessi che vanno bene per lui!

Nulla è scontato cari miei, non date per scontato niente!

Anche noi care mamme non dobbiamo dare per scontato eh!

Non perdiamo noi stesse perchè siamo mamme! Non trascuriamoci perchè siamo mamme… gli uomini, anche se non lo dicono, l’occhio lo buttano qua e là! Prendiamoci cura di noi stesse, non dimentichiamoci di essere anche donne, mogli, amiche… non diventiamo mamme peggiori facendo così eh!

Curiamo tutto ciò a cui teniamo… perchè qualsiasi cosa, come le piante, se non la si annaffia… secca e muore! 

Vi aspetto alla mia pagina facebook Mamma ho perso la pazienza  per ironizzare del dietro le quinte, a volte faticoso, della maternità, per farci due risate insieme, supportarci e a volte darci uno scossone nei momenti bui… possiamo anche parlare del mascara migliore eh, non siamo meno mamme se lo facciamo e su instagram @mammahopersolapazienza. Ci vediamo lì! 

 

Photo by Benjamin Combs on Unsplash