Ma quanto mi costi? decisamente la metà!!!

L’indagine di federconsumatori ci offre dei dati inquietanti sull’eccessivo business che ruota intorno al mondo della primissima infanzia.

Trovo assurdo spendere tra i 500 e i 1000 euro al mese per i primi 12 mesi di vita di un bambino che, in realtà, ha bisogno dell’amore e dell’affetto della sua mamma e del suo papà e di poco altro.

La risposta al pianto del neonato da parte dei suoi genitori aiuta il bimbo a crescere in maniera sana e ad avere fiducia nel mondo che lo circonda per poter fare le sue esperienze di scoperta, non di certo carillon e surrogati che si accendono, suonano, cantano, e hanno cromoterapia e musiche new age!

Nostro figlio non conosce le marche, a lui non importa se il suo vestitino è  all’ultima moda o se il suo lettino è nuovo. Lui non ha bisogno di giochi e accessori.

L’unica cosa che chiede è di essere ascoltato, amato e coccolato. Lui vuole essere coperto se ha freddo, vole mangiare quando ha fame, dormire quando ha sonno ed essere cambiato quando è sporco, gli piace guardare il viso della sua mamma e del suo papà, adora le luci e le ombre. Quando è un pò più grandicello va matto per le pentole e i coperchi, per il mazzo delle chiavi di casa, per il telecomando, poi comincia a gattonare e va cercando i buchini delle prese della corrente, le scale, le librerie dove arrampicarsi, e i piccoli nascondigli dove rifugiarsi. Fino all’anno di vita il nostro bimbo ha bisogno solo di noi e del nostro amore, della nostra pronta risposta all’esaudimento dei suoi bisogni primari. L’unica cosa che brama è la nostra vicinanza ed il nostro sorriso, la nostra attenzione e la nostra compagnia. Gli bastano la sua mamma e il suo papà, essere bello satollo, asciutto e pulito per essere felice.

E questo post, oltre ad essere stato scritto da una ecomamma felice, romantica e in downshifting, è frutto delle profonde riflessioni della pedagogista che sono e che crede profondamente che la felicità di un bambino non alberghi negli oggetti possiede ma nell’amore che lo circonda.

Per leggere l’articolo  integrale pubblicato su pianetamamma in cui scardino uno ad uno i punti dello studio di federconsumatori cliccare qui

2 Risposte a “Ma quanto mi costi? decisamente la metà!!!”

  1. premessa: un mese fa circa ho preso il tuo libro “101 giochi…”
    In merito a quanto detto sopra posso raccontare come noi abbiamo vissuto il primo anno di Adriano.
    I primi acquisti sono stati:
    i vestitini (4 tutine e 4 abitini) tutto il resto ci è stato passato da mia cognata e da un’amica qui in paese;
    il trio, che in realtà è un duo, perché l’ovetto e la navicella sono la stessa cosa. Usata per un mese e mezzo la navicella con attacco a 5 punti e kit di fissaggio in auto (auto e passeggiate, per la nanna avevo la navicella di mia cognata). Usato successivamente per 1 mese e mezzo (qualcosa più) l’ovetto che in caso di nanna potevo abbassare e trasformare in navicella. E verso i 4 mesi il passeggino. (l’ovetto è stato usato come seggiolino auto di scorta fino a questa estate).
    Un’altro acquisto è stato il fasciatoio, un gonfiabile acquistato all’ikea, che si porta in tutta casa, dal piano del bagno, al letto, al tavolo. Anche se il cambio avviene principalmente su di un asciugamano sul divano, o sul tavolo.
    E poi abbiamo acquistato il seggiolino (alzatina da sedia), che usa ancora oggi, a casa e in giro, ad esclusione di quando siamo dai nonni, dove usa la sua poltroncina sistemata su una sedia.
    Il lettino, il cuscino allattamento (ho allattato per 18 mesi), la sdraietta, il marsupio (ti assicuro USATO!), il seggiolino per il bagnetto ci sono stati regalati, o sono stati acquistati con i punti del supermercato.
    Giocattoli: sono d’accordo sul fatto che i bambini giocano con tutto quello che gli capita per le mani, e che giocattoli colorati che emettono suoni, non servono a un bel niente.
    Adriano ha giocato con le pentole, i coperchi, i mestoli, i pacchetti dei fazzoletti, e una marea di bottiglie di plastica vuote o riempite con legumi o altro… La scatola dei giochi la svuotava per entrarci dentro e fare le prove per alzarsi in piedi… Pupazzi…tutti quelli che avevo io da bambina, esclusi quelli con l’etichetta del divieto 0/3 anni.
    Il regalo per il compleanno è stata una mini cucina acquistata con il contributo di tutti! Abbiamo detto a tutti che non volevamo giochi, e così è stato. Solo a Natale, qualcuno ha voluto comunque farne… Ma siamo riusciti a limitare i danni, chiedendo venissero regalati libri (e ci hanno ascoltato!).
    Biberon ne abbiamo acquistati 2, il tiralatte (usato poco) mi è stato prestato da mia cognata, così come la bilancia.
    La vera spesa sono stati gli omogeneizzati, e i pannolini. Ma non posso dire abbiano inciso eccessivamente sul badget familiare. Adriano ha iniziato presto a mangiare di tutto, anche io preparavo il brodo di verdure e lo congelavo in piccoli contenitori, così per i passati di pollo e tacchino, ancora adesso (21mesi) mangia verdura a entrambi i pasti principali, frutta la mattina e tutte le volte che può. Variamo molto l’alimentazione, mangiamo piatto unico, solitamente pasta a mezzogiorno e verdura e contorno la sera, mangiamo i prodotti di stagione, e con l’estate faremo scorta con l’orto dei nonni!
    La pediatra l’abbiamo vista poco, medicine pochissime, Tachipirina solo se necessaria, tendo a lasciar sfogare un po’ la febbre.
    Adriano veste a cipolla, così nelle mezze stagioni come queste posso cambiare la giacca con una maglia leggera se siamo fuori al parco, e poi cambiarlo nuovamente per non fargli prendere colpi d’aria dopo che ha sudato. Non lavo tutto quello che cade, è giusto che faccia i propri anticorpi, salvo eccezioni, laviamo le manine a casa prima e dopo pappa… Fino ad ora ha funzionato, niente malanni!
    Al girello sono contraria, a causa delle cadute e della precocità del suo utilizzo, che rischia di compromettere il corretto sviluppo della camminata del bambino, sottoponendolo poi alle scarpe correttive.
    Per il dopo bagnetto abbiamo sempre usato l’olio d’oliva… FANTASTICO!
    E infine i biscotti, quella sono la vera spesa! Si perché non è Adriano ad esserne goloso, bensì, mio marito Lorenzo! Non fai in tempo ad aprire la scatola che il topino Lorenzo passa e non ce ne sono più….
    HO FINITO.
    Un saluto.
    Odette.

    1. grazie per questa testimonianza! io non ero ancora in downshifting quando è nato Matteo e sono incappata in tutti gli errori più comuni! ed è per questo che li sento ancora di più. perchè io ci sono già passata!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.