Il termostiro Gimi

Ho raccontato in questo post quando e come ho smesso di stirare ma durante l’estate sono costretta, mio malgrado, a stirare le camicie di Andrea, così quando mi hanno dato l’opportunità di provare il termostiro Gimi ho accettato.

Ho accettato perchè Gimi ha la certificazione ambientale (ISO 14001) e da quella per la responsabilità sociale (SA 8000). Le materie prime utilizzate da Gimi cioè l’acciaio, l’alluminio, le resine plastiche (polipropilene) sono riciclabili al 100%. Anche i materiali utilizzati marginalmente sono scelti tra quelli riciclabili, come nel caso del poliestere delle sacche dei carrelli, del film trasparente con cui vengono imballati i prodotti, del cartone delle locandine e delle scatole da imballo.

Ma torniamo a noi. Cos’è il termostiro?

E’ un morbidissimo pannello, della stessa forma dell’asse da stiro, che si colloca tra la superficie da stiro e la copertina copriasse e che si riscalda alla temperatura giusta.

In teoria il calore del ferro da stiro da sopra ed il calore di Termostiro da sotto distenderanno le fibre dei tessuti, ammorbidendoli.

In questo modo dovrebbero essere sufficienti  poche passate del ferro da stiro per avere una resa perfetta.

Io l’ho provata per stirare il completo della laurea di mio fratello. Non avevo molte aspettative in realtà ma devo dire che installare il morbido pannello è stato facile e il calore che sprigionava mi ha permesso di non dover rigirare la camicia perchè era perfettamente stirata con una sola passata.

Anche i pantaloni di lino sono venuti perfettamente stirati con una sola passata.

Tutto sommato, se si stira molto è un acquisto intelligente perchè ti permette di poter quasi dimezzare il tempo passato davanti all’asse da stiro.

2 Risposte a “Il termostiro Gimi”

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