Cosa fare se tuo figlio è bullo

PREVENIRE IL BULLISMO: COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO

Cosa fare se tuo figlio è bullo – IL BULLISMO NON E’ UN GIOCO. NON E’ UNO SCHERZO.

La differenza sostanziale tra uno scherzo e il bullismo è che nello scherzo si ride con la vittima, nel bullismo si ride della vittima.

Fatta questa importante premessa ecco quali sono i consigli che, in base alla mia esperienza, mi sento di dare alle famiglie di un bambino che assume con gli altri bambini degli atteggiamenti scorretti.

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Siccome il fenomeno si sviluppa sempre in età più precoce, parliamo di bambini tra 7 e 14 anni, è bene che un genitore sappia qual è il modo corretto di comportarsi in ogni evenienza e a qualsiasi età.

Solitamente alcuni atteggiamenti dei nostri figli dovrebbero già essere un segnale d’allarme ma siccome noi non siamo sempre con loro e gli atti di bullismo sia fisico che verbale si manifestano quando noi non ci siamo, dovremmo reprimere a priori quei comportamenti che risultino troppo violenti e irrazionali. Ricordiamo che la rabbia è un sentimento che va incanalato e non represso.

COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO – EDUCARE

Il rispetto di se stessi, degli altri e delle regole viene appreso in famiglia attraverso il comportamento dei genitori fin da quando i bambini sono piccoli per imitazione. Per questo motivo è importante che noi per primi assumiamo nei loro confronti un atteggiamento autorevole e mai autoritario. Le regole vanno rispettate, così come se stessi e gli altri. Spesso sento genitori parlar male di colleghi, insegnanti, maestri davanti ai figli, li sento commentare le notizie al tg apostrofando Tizio o Caio in malo modo. Evitiamo noi per primi di porci nei confronti degli altri in questo modo.

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COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO – PARLARE

Se ci accorgiamo o ci raccontano che nostro figlio ha fatto qualcosa che non doveva fare non giustifichiamolo subito. Parliamo con lui e cerchiamo di capire la situazione. A prescindere dal fatto che abbia sbagliato o meno, se ha offeso, umiliato, picchiato qualcuno deve assumersi la responsabilità del suo comportamento. A prescindere da chi abbia cominciato il litigio spieghiamo che non deve mai accadere di superare un certo limite. Se noi siamo presenti può rivolgersi a noi. Se non siamo presenti la cosa migliore è cercare un altro adulto per spiegare cosa sta accadendo. Mai farsi giustizia da soli. Anche se si è subito un torto. Di solito i bulli agiscono in gruppo e tendono a prendere di mira altri “pari” che reputano più deboli. Anche se non ci sembra che nostro figlio sia il tipico bullo, cerchiamo di capire chi frequenta, conosciamo i suoi amici, i genitori dei suoi amici e parliamo con loro.

COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO – NON MINIMIZZARE

Troppo spesso giustifichiamo i nostri figli. Troppo spesso gli perdoniamo ogni cosa. In questo modo non li aiutiamo a capire dov’è il limite tra lecito e illecito. Non sempre nei racconti dei fatti un bambino è in grado di ricostruire esattamente l’accaduto, ci mette sempre del suo. Sia che lo faccia apposta per minimizzare o giustificarsi, sia nella sincerità. Ad ogni azione corrisponde una reazione. E anche lui, anche se è piccolo, deve capire che non può fare ciò che vuole. Se un compagno si è sentito offeso dal suo atteggiamento, se lo ha picchiato, non minimizzare mai. Cerchiamo, attraverso l’empatia, di fargli capire come si sente il suo compagno facendogli l’esempio opposto:” e se lo avessero fatto a te?” Non accettare scuse o repliche a questa domanda. Il bullismo non è uno scherzo.

COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO – NON DIRE “SONO COSE TRA BAMBINI/RAGAZZI”

Il bullismo può sfociare in atti con conseguenze gravi. I genitori della “vittima” potrebbero sporgere denuncia. Non sono cose tra bambini/ragazzi se uno dei due vene costantemente deriso, umiliato, picchiato, escluso, emarginato. Anche deridere, umiliare, escludere, emarginare, non solo picchiare,se fatto insieme ad altri compagni, se reiterato nel tempo, è bullismo e può essere denunciato alle autorità competenti. Prima che questo accada cercate di parlare con il bambino/ragazzo e con i genitori degli altri compagni.

COSA FARE SE TUO FIGLIO È BULLO – NON ETICHETTARE MAI

Il bullo non è un bullo ma ha un atteggiamento da bullo. La vittima non è una vittima ma ha un atteggiamento da vittima. Una volta capito questo meccanismo i bambini/ragazzi non sono più tenuti ad interpretare un ruolo. Spesso i bulli hanno troppa stima di sé, non hanno regole, non sono empatici ed esercitano un controllo sulla vittima per il gusto del potere mentre le vittime sono povere di autostima. Intervenendo su questi aspetti, in modo mirato, si può prevenire qualunque forma di bullismo.

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