Mononucleosi in gravidanza: rischi e sintomi

gravidanza-donna-300x225[1]La mononucleosi, chiamata anche malattia del bacio, è una malattia infettiva contagiosa, che generalmente colpisce gli adolescenti, ma che si può contrarre anche in età adulta.

Specialmente in gravidanza, si può contrarre facilmente  il virus di Heipstein-Barr che fa parte della famiglia degli herpes, anche senza sviluppare particolari sintomi. Infatti negli adulti può essere il più delle volte scambiato per un banale mal di gola o una sindrome influenzale.

Questa malattia si trasmette attraverso le prime vie aeree e con lo scambio di fluidi corporei come la saliva (anche semplicemente bevendo da un bicchiere infetto), attraverso il contatto con una persona malata. I tempi di incubazione purtroppo sono molto lunghi: dai 30 ai 50 giorni.

I sintomi principali della monucleosi sono:

– Mal di gola (faringite) con formazione di placche biancastre sulle tonsille

– Ingrossamento dei linfonodi, soprattutto del collo

– Cefalea

– Dolori alle articolazioni

– Stanchezza e spossatezza

– Brividi e a volte febbre

– Aumento del numero dei globuli bianchi nel sangue, in particolare dei linfociti, rilevabili attraverso un prelievo del sangue.

Generalmente questa malattia, se contratta anche durante la gravidanza, non crea particolari problemi e non necessita di particolari cure, se non quelle per curare i sintomi (da valutare con il medico) e tanto riposo a letto. Ma esiste una particolare forma congenita associata alla presenza del Citomegalovirus, patologia molto pericolosa in gravidanza, che può nuocere anche in maniera importante sul feto.

 

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Il Citomegalovirus, resta infatti latente nell’organismo e può a volte trasformare una banale mononucleosi in una patologia grave che viene trasmessa al feto, provocando alla nascita gravi problemi, come sordità progressiva, disturbi della vista o del sistema nervoso.

Per tutti questi motivi, appena si scopre di essere incinta è bene eseguire il test per la rilevazione del Citomegalovirus, da ripetere a discrezione del medico a periodi alterni, proprio per precauzione e per ridurre i rischi.

Inoltre se avvertite qualunque dei sintomi descritti sopra contattate il vostro ginecologo di fiducia che valuterà insieme a voi il da farsi.

 

Fonte:www.scienzaesalute.blogosfere.com 

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