IL LATTE MATERNO GIOVA AL CERVELLO- Un’altro beneficio del latte materno arriva da una ricerca pubblicata di recente sul Journal of Pediatrics, dove si affermerebbe che l’allattamento al seno farebbe bene al quoziente intellettivo.
La ricerca condotta su 180 neonati nati pre-termine e seguiti fino ai sette anni di vita mostrerebbe che i bambini allattati esclusivamente al seno per i primi 28 giorni avrebbero un maggiore volume delle aree cerebrali destinate all’elaborazione e trasmissione dei segnali neurali, migliori risultati scolastici, punteggio di quoziente intellettivo più alto, migliori capacità di memoria e migliori capacità motorie.
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Questi dati confermerebbero secondo gli autori della ricerca, l’importanza del latte materno per i neonati e in particolar modo per quelli nati prematuramente e che sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva neonatale.
LATTE MATERNO- E’ risaputo infatti oltre a questo nuovo beneficio appena scoperto che il latte materno per i bambini nati prematuri è fondamentale, in quanto riduce il rischio di sviluppare l’enterocolite necrotizzante, grave patologia che può portare anche alla morte. L’incidenza di sviluppo di questa malattia nei bambini prematuri è del 6%-7% e scende al 1%-2% se vengono alimentati esclusivamente con latte materno. Inoltre secondo una ricerca dell’Università di Oxford, il latte materno migliorerebbe la struttura e la funzione a lungo termine del cuore dei bambini nati prematuramente.
Per tutti questi motivi e per gli altri numerosi benefici attribuiti al latte materno, è bene come suggerito dall’Unicef in occasione della recente Settimana Mondiale della Sanità, attaccare al seno il neonato fin dai primi istanti di vita e proseguire come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fino ad almeno 4 mesi in forma esclusiva.
Fonte: www.healthdesk.it