Una giovane donna Rhea Holley, 27 anni di Purley, Londra, madre del piccolo Arthur di 11 mesi, si è vista definire una “prostituta” perchè allattava al seno il bambino all’interno di un bar di una stazione di servizio. Rhea, si era recata in compagnia di un’amico e mentre erano seduti ad un tavolo per prendere un caffè, il bambino si è svegliato molto agitato e allora la neo-mamma per calmarlo ha deciso di allattarlo in maniera molto discreta. Sembra però che alcuni clienti si siano lamentati dicendo che era “disgustoso” e che la donna “doveva controllarsi” e definendola appunto una prostituta, concludendo che avrebbe dovuto andare ad allattare nel bagno. La donna a queste accuse avrebbe risposto : ” Lo sapete che i bambini hanno bisogno di essere alimentati ? Andate a casa voi se non sapete controllare voi stessi. “
Mamma allatta al seno in pubblico e viene definita vagabonda
Prontamente Rhea, account manager, ha scritto l’accaduto sul suo blog, definendolo “la cosa più umiliante che gli sia mai successa” e i titolari del bar in questione sembra abbiano semplicemente rimproverato i clienti protagonisti del fatto in questione.
L’ennesima discriminazione nei confronti delle mamme che allattano i bambini in pubblico. Di recente infatti una donna che allattava al seno seduta su dei gradini di un negozio è stata definita “vagabonda, oppure la giovane donna a cui è stato chiesto all’interno di un ospedale di allontanarsi perchè allattare al seno in pubblico, poteva offendere altri pazienti.
Eppure l ‘Equality Act ha reso illegale per chiunque di chiedere a una donna che allatta al seno in un luogo pubblico come un bar, negozio o con i mezzi pubblici di andarsene e ai sensi della legge 2010, discriminare qualcuno perché sono con una madre che allatta è anche vietato. Ma nonostante questo i fatti discriminanti continuano a succedere.
Fonte: www.dailymail.com.uk